Aeroviaggi riapre il Pollina. Ed è subito sold out

24 Marzo 07:00 2017 Stampa questo articolo

Gli ultimi ritocchi, e poi il Pollina Resort di Cefalù, l’ex Valtur comprato da Aeroviaggi lo scorso anno, sarà pronto a ospitare di nuovo i viaggiatori. Antonio Mangia non nasconde una certa soddisfazione nel parlare della struttura che punta a diventare un nuovo polo attrattivo per la cittadina. In questi giorni gli operai stanno sistemando il mobilio e ultimando piscina e ristorante in modo che sia tutto perfetto per l’apertura del 9 giugno, o ancora meglio, qualche giorno prima quando il presidente del Gruppo ha intenzione di dare una festa per l’inaugurazione, la prima mai fatta prima d’ora, svela Mangia all’Agenzia di Viaggi per il lancio di un nuovo albergo.

«Non ho mai inaugurato alberghi e per una volta mi permetto di festeggiare tanta è la gioia di aprire un resort che è stato così complicato da comprare e trasformare. Voglio far partecipare tanta gente, stampa inclusa».

Un investimento, tra acquisto e restyling, da 25 milioni di euro, il Pollina ha già tutte le stanze prenotate, da giugno a settembre, prima ancora di essere a pieno regime. È bastato informare la stampa specializzata, mandare una comunicazione alle agenzie italiane e francesi e proporre soggiorno solo settimanali con arrivo il venerdì in trattamento all inclusive per registrare il sold out in poco tempo. Un fatto non così sorprendente se si considera il clamore che ha suscitato la notizia dell’acquisizione da parte di Mangia, uno abituato a far parlare di sè per il modo caparbio con cui porta avanti gli affari.

Una perseveranza che paga, anche se richiede parecchia pazienza. Come quella dimostrata nell’affare termale a Geraci Siculo. Qui, dove è nato, l’imprenditore tenta da anni, assieme a molti altri soci, di farsi dare in concessione una fonte termale dall’assessorato per l’energia della Regione Sicilia in modo da poter sviluppare e costruire un centro idroterapico, sul modello di Fiuggi, ma con annessa spa.

Eppure dopo 4 anni tra carte bollate e ricorsi al Tar, l’albergo di 100 camere che potrebbe fare da volano in un territorio economicamente depresso di 3mila anime, è ancora ostaggio della burocrazia. Il progetto c’è ma manca un’autorizzazione e senza l’acqua il centro non ha ragione di esistere. Un po’ come il protocollo, secondo Mangia, non ha ragione più di esistere nell’era della pec. «Che senso ha protocollare un documento che ci mette settimane ad arrivare a un dirigente se mandiamo tutti le mail? Il nostro Paese si ostina a marciare lento mentre gli altri non corrono, volano».

In questo contesto è ancora più chiaro il motivo di tanta trepidante attesa per l’apertura del Pollina, in un luogo, Cefalù anch’esso importante per Mangia, qui infatti ha passato gli anni della scuola, ed è qui che vorrebbe vedere maggiormente preservato il territorio, continuamente minacciato dal nuovo con architetture improbabili, a scapito del vecchio centro storico, uno dei borghi più belli d’Italia. «Nella Cefalù moderna vorrei che si tutelasse di più la parte antica che è sempre più messa in ombra dalla parte moderna con brutti palazzi e insegne pubblicitarie ovunque  – spiega Mangia – l’ho detto anche al sindaco è inaccettabile vedere il lungomare di un luogo così pieno di macchine».

Interventi che sarebbe opportuno prendere in esame da parte dell’amministrazione locale, anche in considerazione del fatto che la popolazione durante l’estate è destinata a crescere anche grazie al Pollina. Che, grazie all’esperienza del Gruppo, non è stato affatto complicato vendere.

«Nessun segreto né politica differenziata di vendita – racconta Mangia – abbiamo applicato la stessa concezione che abbiamo su tutti gli altri resort, nel tempo abbiamo seminato bene e siamo conosciuti per la qualità del nostro prodotto che continuamente rinnoviamo con investimenti assidui. Ad esempio oltre al Pollina stiamo lavorando su un albergo in Sardegna, il Cala Blu di 172 camere diventate ora 200, dove stiamo sostituendo tutti gli arredi. Il successo dipende dalla qualità che abbiamo saputo fornire e alla formula del tutto incluso che vendiamo in pacchetto perché essere operatori e albergatori ci dà il vantaggio di voler continuamente investire in qualcosa che è nostro per tenerlo sempre al massimo livello».

Il nuovo Pollina, un resort di 4 stelle, avrà 345 camere: 92 doppie, 181 triple, 65 quadruple, e 7 quintuple, tutte con aria condizionata, mini-bar, telefono e wifi. Gli arredi sono lussuosi, e nella maggior parte dei casi le stanze sono dotate di terrazzino. A completare la struttura bar, ristorante con vista mare, anfiteatro, calcetto, campi da tennis, discoteca, spiaggia privata con bar e servizi, a cui si accede con due ascensori oltre che a piedi tramite un sentiero. E nel 2018 è prevista anche l’apertura di una sala polifunzionale.

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Valentina Neri
Valentina Neri

Giornalista

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