Air France e Sncf, settembre di scioperi e disagi in Francia

05 Settembre 07:00 2018 Stampa questo articolo

Si preannuncia un settembre poco tranquillo per chi viaggerà con Air France e Sncf. Dopo la tregua dei mesi estivi, i sindacati d’Oltralpe sono di nuovo sul piede di guerra. E se nel caso della compagnia aerea, ogni decisione sarà presa durante la riunione delle principali sigle del prossimo 7 settembre («l’obiettivo è indurire il conflitto», è il messaggio fatto arrivare ai vertici del vettore), per il trasporto ferroviario la giornata di sciopero che si profila all’orizzonte è quella di martedì 18 settembre.

Alla base delle agitazioni dei ferrovieri, c’è sempre il contratto nazionale di categoria che si applicherà ai nuovi assunti a partire dal 2020, anno in cui entrerà in vigore la riforma ferroviaria voluta dal governo Macron. Bocciata lo scorso maggio in un referendum consultivo, la riforma vuole togliere gradualmente il monopolio della Sncf sui trasporti ferroviari e ridurre le protezioni previste dai contratti di lavoro nazionali.

Intanto, secondo quanto riporta la stampa francese, un documento interno alla Sncf ha calcolato che i costi totali degli scioperi svoltisi fino ad ora sono arrivati a quota 790 milioni di euro (ovvero 21 milioni per ognuno dei 37 giorni di agitazione tra il 22 marzo e il 28 giugno), una cifra superiore cioè all’utile netto registrato dell’azienda nel 2017.

Sulla sfondo poi, resta ancora da stabilire l’ammontare dei rimborsi che Sncf potrebbe decidere di riconoscere alle agenzie di viaggi. «Nessun discussione è stata fino ad ora aperta dall’azienda con le associazioni di categoria – ha detto Valérie Sasset, presidente della commissione Trasporti di Edv e direttore generale di Bcd Travel a Parigi – L’azienda non si è comportata allo stesso modo nei confronti dei consumatori finali, aprendo già da metà giugno un sito dedicato ai rimborsi».

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

Guarda altri articoli