Alitalia e il coronavirus:
“Cigs per 4mila dipendenti”

28 Febbraio 10:05 2020 Stampa questo articolo

L’emergenza da coronavirus peggiora la situazione di Alitalia. Come riporta corriere.it, gli aerei quasi vuoti per effetto di migliaia di cancellazioni e il forte rallentamento nelle prenotazioni per le prossime settimane stanno facendo pagare un conto ancora più salato rispetto a quanto previsto al commissario Giuseppe Leogrande, che ha chiesto una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria per quasi 4mila dipendenti.

In particolare, si tratta di altri sette mesi di cigs, dal 24 marzo al 31 ottobre, per complessivi 3.960 dipendenti. In totale, sono 1.175 persone (di cui 70 comandanti, 95 piloti e 340 assistenti di volo e 670 del personale di terra), cui vanno ad aggiungersi altri 2.785 per imprevisti legati all’emergenza coronavirus: 143 comandanti, 182 piloti, 780 assistenti di volo, 1680 personale di terra. L’attuale cassa integrazione straordinaria, che scade il 23 marzo, interessa complessivamente 1.020 persone di Alitalia.

Dura la presa di posizione dei sindacati. «Respingiamo ogni ipotesi di cassa integrazione», ha detto il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito. «Se si aggiungono i circa 1.500 dipendenti di Air Italy in liquidazione, sono 5.500 i lavoratori che rischiano il posto nel trasporto aereo italiano in meno di un mese».

Per questo, rimane la richiesta di intervento del governo, mentre non cambia la data per lo sciopero di tutto il settore indetto il 2 aprile.

 

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Giorgio Maggi
Giorgio Maggi

Guarda altri articoli