Alitalia, Toninelli: «Il 51% resterà in Italia»

18 Luglio 11:59 2018 Stampa questo articolo

Alitalia nel segno dell’italianità. A ribadirlo il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Danilo Toninelli. Intervistato da Rainews24, il responsabile del dicastero ha detto senza mezzi termini: «Riusciremo a salvarla, mantenendo il 51% in Italia. E chi rilancerà la compagnia dovrà essere qualcuno che si occuperà di far volare le persone e basta». Nelle sue intenzioni, dunque, Alitalia, tornerà a essere la compagnia di bandiera.

Nessuna volontà di sbilanciarsi, invece, su i nomi di vettori o cordate interessate: «Non parlo di eventuali partner – ha dichiarato – ma parlo del fatto che gli investitori avranno la missione di fare volare gli aerei e non altro».

Da parte sua, il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ha confermato il fatto che il governo è al lavoro sul dossier Alitalia: «Sono in corso tutte le interlocuzioni necessarie per assicurare un futuro all’azienda e tutelare i lavoratori», ha spiegato nel corso dell’informativa urgente alla Camera sui tavoli di crisi aperti al Mise. E ha aggiunto: «Mi spenderò in prima persona con tutti i player internazionali per trovare un futuro ad Alitalia».

Nei giorni scorsi, durante l’Assemblea di Federturismo, anche il ministro dell’Agricoltura e del Turismo, Gian Marco Centinaio, aveva detto la sua sulla compagnia: «Credo che un vettore nazionale, quale è ancora Alitalia, debba seguire strategie turistiche e presidiare quelle destinazioni dove operatori privati hanno investito perché ci sono forti potenzialità di crescita».

Né più né meno di quello che i commissari straordinari guidati da Luigi Gubitosi, con la forte azione del responsabile commerciale Fabio Lazzerini, stanno facendo, attivando collegamenti come quello per Maldive, Sudafrica e Mauritius.

Sul fronte della vendita, il decreto approvato dalle Camere ha prorogato al 31 ottobre la cessione di Alitalia, mentre per la restituzione del prestito ponte da 900 milioni di euro c’è tempo fino al 15 dicembre.

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