Alpitour, parla Burgio: «La nostra formula anti crisi»

Alpitour, parla Burgio: «La nostra formula anti crisi»
27 Luglio 12:14 2022 Stampa questo articolo

Dal 2012 è al vertice di Alpitour. Dieci anni in cui il turismo ha attraversato non poche difficoltà: dalle primavere arabe alla crisi economica, dalla pandemia alla guerra. Eppure Gabriele Burgio, presidente del gruppo Alpitour, ha riportato l’Ebitda dell’azienda in positivo, come racconta nell’intervista di Marina Marinetti sull’edizione di luglio/agosto di Economy.

«Ogni tanto succede qualcosa. Proprio per questo bisogna avere un gruppo flessibile, senza troppi fronzoli: per adattarsi alle contingenze – ha detto – In questi due anni abbiamo avuto l’opportunità di ripensare a come facciamo il nostro lavoro e a come aumentare i margini rispetto agli ultimi 75 di vita di Alpitour».

Lo ha fatto con la Trevolution, ripensando l’offerta, la tecnologia e i brand, e risegmentando i target di clientela. «Per noi il Covid è stato il momento delle pulizie di Pasqua: a furia di acquisizioni e fusioni per incorporazione ci ritrovavamo con una dozzina di brand e sub-brand in pancia. Un punto debole: era un’offerta troppo complicata, impossibile da appoggiare con campagne di comunicazione efficaci.

Così li abbiamo raggruppati in tre grandi famiglie: mainstream, la tradizionale vacanza da una settimana all-inclusive – Francorosso, Bravo e Alpitour – e specialties e goal oriented, il segmento dedicato al segmento top spender del mercato, recuperando Turisanda 1924, che ha accolto tutta la programmazione Viaggidea. Poi abbiamo creato una cosa completamente nuova, che abbiamo chiamato Seamless & No Frills, fa capo a edenviaggi, che racchiude e i punti di forza di Margò e Karambola».

La sfida del tailor made per Burgio sta già portando «i primi risultati, anche se ci vorranno altri tre anni per raggiungere quello che vogliamo fare. È una sfida tecnologica importante, che ha comportato il rinnovo delle piattaforme. Siamo stati i primi a introdurre in Italia i sistemi di dynamic pricing e dynamic packaging perché bisogna avere la massima offerta possibile in tempo reale, e rientra in un investimento strategico, che abbiamo chiamato inNova, a cui abbiamo destinato dal 2019 al 2023 oltre 20 milioni di euro».

Negli ultimi tre mesi, il Gruppo viaggia a una media di 30mila preventivi al giorno e circa 2.000 conferme quotidiane, meglio del 2019. I clienti scelgono principalmente Italia e Mediterraneo, ma è ripartito anche il lungo raggio con in testa Maldive e Madagascar. Con la compagnia aerea di proprietà, Neos, Alpitour riesce a ovviare all’incognita jet fuel soprattutto sui servizi poin-to-point e sul pacchettizzato (come sottolineato qualche giorno fa dal direttore generale tour operating Pier Ezhaya, ndr).

Sui tempi di prenotazione, Burgio ha spiegato: «Mentre negli altri anni la distribuzione delle vendite era lineare, oggi notiamo da una parte una notevole anticipazione della pianificazione, dall’altra moltissime prenotazioni dell’ultimo momento e grandi vuoti nel mezzo. Non solo: uno dei trend visti in questi giorni è la crescita esponenziale delle assicurazioni contro le cancellazioni dovute al Covid o alla guerra».

Il presidente prevede per il 2022 oltre 1,3 miliardi di euro di ricavi, «purtroppo lontano dal nostro record del 2019, quando mancavano due milioni ai due miliardi. Abbiamo vissuto 8 anni nei quali siamo passati da 11 milioni di Ebitda a 71, poi sono arrivati due anni di batosta pazzesca. Però intanto quest’anno torniamo finalmente a un risultato operativo positivo, abbiamo migliorato la marginalità grazie alle riorganizzazioni e agli investimenti degli ultimi anni».

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