Bit “eccellenza” italiana: la benedizione del ministro del Turismo

Bit “eccellenza” italiana: la benedizione del ministro del Turismo
13 Febbraio 09:45 2023 Stampa questo articolo

«C’è desiderio di andare in giro per il mondo e per il nostro Paese. Nel mondo c’è voglia di Italia, siamo la nazione più bella, dobbiamo dimostrare che siamo anche la più brava a saperci vendere». Lo ha ribadito il ministro del Turismo Daniela Santanchè presenziando all’inaugurazione di Bit, la Borsa italiana del turismo in corso a Milano, dove tra l’altro ha convocato un summit con i suoi omologhi di altri Paesi.

Il ministro ha definito la manifestazione «un’eccellenza italiana, che oltre al turismo nostrano ospita quest’anno anche 53 nazioni estere», e ha posto l’accento sul Made in Italy, «spesso ce ne dimentichiamo e non lo comunichiamo, non capendo che è un elemento competitivo straordinario.

«I turisti che arrivano in Italia sono disposti a spendere fino al 20% in più per acquistare prodotti e servizi italiani». C’è fiducia per l’anno in corso, «siamo ancora sotto il 10 per cento rispetto al pre Covid ma sono sicura che il 2023 sarà l’anno della svolta. Possiamo contare sugli Stati Uniti, mercato florido e che sta tornando. Abbiamo anche molti mercati europei, asiatici, l’Australia». Intanto tra una decina di giorni sarà presentato alla Conferenza Stato-Regioni il nuovo piano industriale annunciato di recente dallo stesso ministro.

Anche Ivana Jelinic, amministratore delegato di Enit, riscontra tra le previsioni per il 2023 un «enorme desiderio di ripartire e anche la curiosità da parte degli stranieri verso le destinazioni meno note del nostro Paese, come i borghi e le mete meno battute, che stanno riscuotendo una grande attenzione, ma anche anche tematismi, come ad esempio il turismo delle radici, che cresce di anno in anno».

Nella 43esima edizione di Bit, in corso all’Allianz MiCo di Milano, sono in evidenza le proposte internazionali. Le autorità di numerosi Paesi, come si diceva, hanno incontrato il ministro Santanchè in una tavola rotonda in cui i ministri e i rappresentanti di Stati del continente africano, Paesi insulari dei Caraibi e dell’Oceano indiano si sono confrontati con l’Italia sui temi della sostenibilità, ponendo al centro il rapporto tra popoli e territori e il rafforzamento delle strategie di promozione di un turismo più sostenibile attraverso percorsi condivisi.

Il programma di hosting ha portato a Milano anche buyer da 54 Paesi diversi con rappresentanze particolarmente numerose da Europa, Centro e Sud America, Nord America.

Se lo scorso anno era ancora il turismo di prossimità a dominare le richieste dei viaggiatori, quest’anno al centro della scena spicca le crescente sensibilità emersa dalla “nuova normalità” verso vacanze sostenibili e responsabili, meglio se open-air e immersi nella natura, tornando ad ampliare l’orizzonte anche al medio e lungo raggio.

Partendo da questa consapevolezza, Fiera Milano ha voluto realizzare per la prima volta un’edizione carbon neutral ovvero a zero impatto ambientale. Le circa 3.000 tonnellate di CO2 che si stima verranno generate dall’evento saranno interamente neutralizzate investendo in un progetto ambientale certificato in India, la realizzazione di un impianto fotovoltaico nella regione di Andhra Pradesh.

Riguardo alle tendenze di viaggio in cui si declina lo slow tourism, l’Italia si conferma in ottima posizione per intercettare questa nuova domanda. Dai treni storici che portano i turisti fino a pochi passi dai templi greci o le chiese barocche, alle escursioni nelle valli alpine per scoprire come si preparano i formaggi in quota, dai percorsi ciclabili costieri lungo intere regioni del Mar Ligure e Tirrenico o dell’Adriatico, fino ai nuovi cammini ispirati non solo alla spiritualità, ma anche al benessere o le antiche tradizioni, come la transumanza.

Forte il desidero di tornare a viaggiare sul medio e lungo raggio, dopo che quasi tutti i Paesi hanno finalmente rimosso le limitazioni: qui l’accento è soprattutto sulle esperienze nella natura, che si tratti di esplorare le città carovaniere nel deserto del Medio Oriente, osservare da vicino flora e fauna – dalle balene alla foresta pluviale – o visitare le isole del Mediterraneo sulle orme dei grandi filosofi o dei personaggi del mito.

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Mariangela Traficante
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