Boeing, affondo del Congresso Usa: “Gravi errori su 737 Max”

17 Settembre 11:50 2020 Stampa questo articolo

Il Congresso Usa si schiera contro Boeing. Dietro i due disastri del 737 Max del 2018 e del 2019 che hanno causato 346 vittime, ci sarebbero stati errori, inganni e mancati controlli. A pronunciarsi in questo senso è un rapporto frutto di 17 mesi di indagini, che non lascia scampo al colosso di Seattle.

I successi di Airbus e la pressione sui profitti, sarebbero stati dunque all’origine degli incidenti di un modello, quello del 737 Max, entrato in servizio solo dal 2017, Secondo il rapporto, in particolare, la compagnia ha nascosto difetti di progettazione del velivolo, sia ai piloti che alle autorità di controllo, mentre cercava di ottenere il più rapidamente possibile la certificazione di idoneità al volo per l’aereo. Non solo: Boeing avrebbe fatto pressione sugli enti regolatori per chiudere un occhio su alcune anomalie nel design dell’aeromobile, nel tentativo di colmare il prima possibile il ritardo rispetto alla rivale europea Airbus, nella messa sul mercato di nuovi modelli.

”I due incidenti – si legge nelle 238 pagine del report – sono stati il terribile risultato di una serie di errori. Progettazione sbagliata da parte degli ingegneri della Boeing, mancanza di trasparenza da parte della direzione del gruppo e una supervisione insufficiente da parte della Federal Aviation Administration”.

Come si ricorderà, dalle numerose indagini svolte dopo i disastri, è emerso che in entrambi gli incidenti un sensore difettoso ha causato l’attivazione di un sistema antistallo automatico, spingendo il muso dell’aereo verso il basso. Nonostante i tentativi dei piloti di contrastare il movimento dell’aereo, il sistema del 737 Max ha prevalso sulle manovre manuali facendo schiantare i velivoli.

Del resto, secondo il Congresso Usa, Boeing ha ridotto i test e accorciato l’addestramento dei piloti, nel tentativo di recuperare il ritardo nei confronti dell’Airbus A320neo. Così facendo, in molti casi, i piloti non erano neppure a conoscenza dell’esistenza di un sistema automatico anti stallo. Inoltre un allarme che avrebbe dovuto segnalare l’errata rilevazione del sensore che portava all’attivazione del sistema antistallo è risultato essere fuori uso su gran parte della flotta di 737 Max, elemento che non è mai stato comunicato a piloti e compagnie.

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Giorgio Maggi
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