Booking apre la divisione FinTech per i pagamenti

07 Luglio 07:00 2021 Stampa questo articolo

Pagamenti a rate o anche formule variegate di buy now-pay later (compra oggi e paghi dopo): il settore ecommerce – spinto dagli enormi successi in tempi di pandemia – sta rivoluzionando le formule dei pagamenti. Anche il travel non si vuole far trovare impreparato; soprattutto le grandi Ota. Il primo passo sembra essere quello di Booking, che ha appena annunciato la nascita della nuova business unit interna FinTech, interamente dedicata al settore.

La nuova divisione, che opererà come business indipendente ma dentro il Gruppo Booking, conta di arrivare a comprendere almeno 400 dipendenti distribuiti su due sedi (Amsterdam e Shanghai) entro la fine di quest’anno. L’obiettivo? Semplificare i pagamenti e le transazioni finanziare per i clienti e le aziende all’interno del suo travel marketplace, ovvero creare un ulteriore esperienza di acquisto senza frizioni in un settore che soffre di particolari gap temporali e tecnici tra fruizione e pagamento di un servizio; oltre ovviamente ad accrescere le vendite aumentando lo share di mercato della Ota olandese.

Lo ha spiegato per bene proprio Daniel Marovitz, scelto da Booking per guidare la divisione FinTech in qualità di senior vice president.«Ciò che ci rende differenti da altri grandi player del mondo ecommerce è la portata e la scala internazionale del nostro business. Le strutture e gli hotel partner in Giappone ospitano regolarmente i nostri host francesi e viceversa: il mix di transazioni di valuta e i passaggi attraverso varie frontiere è un punto debole del nostro mercato e quindi può diventare anche una nuova opportunità per migliorarci».

Secondo Marovitz, infatti, «i vari mercati hanno pratiche e metodi di pagamento molto diversi tra loro e colmare questo divario (attraverso la nuova business unit, ndr) ci aiuterà a diventare un intermediario che annulla le frizioni e gli attriti. Il travel è diverso da ogni altro tipo di prodotto o servizio nel mondo dell’ecommerce, soprattutto a causa del divario di tempo spesso enorme che passa tra l’impegno finanziario di una prenotazione del cliente e il tempo in cui questo intraprende effettivamente il viaggio. Molte persone prenotano e pagano il viaggio fino a un anno in anticipo, il che crea problemi di cash flow sia per i viaggiatori che per i fornitori. Lavoreremo per trovare soluzioni creative per aiutare il nostro mercato a funzionare in modo più efficiente, flessibile e sicuro per tutti i partecipanti», ha concluso il manager.

Marovitz non è entrato nel dettaglio dei progetti e delle proposte che FinTech lancerà e che potranno essere integrati nei servizi di prenotazione di Booking, ma interpretando le sue parole è chiaro che la Ota non vuole solo semplificare le transazioni internazionali, ma intende aprire anche a formule meno rigide e più creative di finanziamento e di pagamenti che aiutino la liquidità sia dei clienti sia dei partner.

Nuovi scenari, dunque, si apriranno e anche questa volta il settore tradizionale dei viaggi – agenzie e operatori in primis – dovrà seguirne con attenzione l’evoluzione per rispondere alle novità lanciate dai big player tecnologici.

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L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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