Carréblu: «Oltre i viaggi di lusso, ma sempre in agenzia»

05 Luglio 11:31 2017 Stampa questo articolo

Lusso sì, ma senza esagerare. «Il payoff del nostro logo, Viaggi esclusivi, ci è servito per posizionarci verso una fascia alta, non vogliamo però che diventi un limite», dice Cristina Bava, development manager dell’operatore torinese. Carréblu non rinnega le sue origini, ma punta ad un’idea di viaggi di lusso dove la ricchezza non è solo quella materiale.

«Leghiamo il concetto di lusso alle esperienze, a saper vivere il momento», e per farlo Carréblu torna in agenzia con un catalogo cartaceo imponente, molto curato dal punto di vista grafico, ma senza quotazioni.

«Dopo un’assenza di qualche anno, torniamo con un prodotto di questo tipo, che illustra tutta la nostra programmazione e le strutture che proponiamo in tutto il mondo: dall’Oceano Indiano, all’Africa australe, dall’Estremo Oriente ai Caraibi, passando per il Mediterraneo e le Americhe. Sul web poi, c’è molto di più».

Per allargare il target della clientela poi, arrivano le proposte dall’interessante rapporto qualità prezzo di Easy & Cosy, e i Viaggi per tutti con soluzioni anche per i portatori di disabilità. Ancora indietro la stagione per la prossima estate, «ma lo sappiamo, ormai è il mercato che si muove così», con il Giappone in grande crescita, l’operatore ribadisce la sua volontà di continuare a lavorare solo con il trade.

«Niente quantità però, preferiamo poter contare su un numero consolidato di agenzie che ci conoscono». Ma attenzione, perché proprio le agenzie devono fare la loro parte. «Lo dico sempre agli agenti, dovete conoscere il vostro cliente. Fategli lo scan quando entra nel vostro negozio, dobbiamo sapere tutto di lui per potergli poi disegnare su misura il viaggio che fa per lui».

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Giorgio Maggi
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