Club Med, fine di un’era. L’addio di Giscard d’Estaing

Club Med, fine di un’era. L’addio di Giscard d’Estaing
17 Luglio 09:59 2025

Club Med volta pagina. Dopo oltre 22 anni alla sua guida, l’uomo simbolo dell’azienda Henri Giscard d’Estaing lascia la presidenza. Una decisione indotta dall’azionista di riferimento, il fondo cinese Fosun Tourism Group, e mossa da tensioni accumulate nel tempi: dalla compressione della quota francese nel board, ora sbilanciato a est, alle divergenze sulla governance e sul futuro del Med.

La sua posizione si era di fatto indebolita già nel 2024 con la fuoriuscita del braccio destro Michel Wolfovski, suo vice storico, e in generale con il ridimensionamento del suo “cerchio magico” a partire dal 2022 con l’entrata in carica di Xu Xiaoliang nel ruolo di presidente Fosun, fautore dell’avvicinamento della controllata a Shanghai e dell’ingresso di manager cinesi in posizioni di comando.

Il fondo, dal quale Giscard d’Estaing si è sentito “revocato”, avrebbe già nominato un nuovo presidente – di cui ad oggi non si conosce il nome – senza consultare il numero uno in carica e senza alcun periodo di transizione. Il dirigente francese ha dichiarato così di sentirsi “revoqué de fait”, annunciando il suo addio in una lettera ai dipendenti, poi diffusa in parte dalla stampa.

Ecco un estratto della missiva:

«Je suis contraint de mettre fin à mes fonctions de président du Club Med»
“Sono costretto a porre fine alle mie funzioni di presidente del Club Med”

 

«Fosun a décidé de nommer un nouveau président. […] Sans transition et sans mon accord»
“Fosun ha deciso di nominare un nuovo presidente […] senza transizione e senza il mio accordo”

 

«J’avais indiqué clairement aux dirigeants de Fosun que j’étais volontaire… d’assurer personnellement le succès de cette transition en accompagnant le futur dirigeant pendant six mois»
“Avevo indicato chiaramente a Fosun che ero disponibile… ad accompagnare personalmente il nuovo dirigente per sei mesi” (proposta respinta da Fosun, ndr)

 

«Sans engagement sur l’évolution de l’actionnariat, cela ne répond pas à l’impératif de diversité actionnariale, de gouvernance internationale et d’ancrage français»

“Senza un impegno sull’evoluzione dell’azionariato, questa scelta non risponde all’imperativo di diversità azionaria, di governance internazionale e di radici francesi”

Francese di Parigi, Henri Giscard d’Estaing – figlio di Valéry, presidente della Repubblica dal 1974 al 1981 – è stato alla guida di Club Med dal lontano 2002. Appassionato di vela, ha condotto la sua carriera nel segno della riservatezza. A livello strategico, ha ripensato il posizionamento del marchio, orientandolo verso un turismo di fascia alta e all inclusive. Ha chiuso villaggi non redditizi per rilanciare il brand nei resort a 4 e 5 tridenti ed è stato lui a puntare sull’espansione in Asia, alleandosi con Fosun.

Di recente, per fronteggiare alcune difficoltà, aveva sostenuto con forza la necessità di aprire il capitale a investitori terzi, auspicando una rientro in Borsa a Parigi nel 2026, come antidoto alla forte influenza cinese. Fosun ha resistito, rifiutando qualsiasi ipotesi di quotazione o ingresso di partner minoritari.

La messa in discussione delle radici francesi del Gruppo – che avevano fatto la forza del marchio che oggi compie 75 anni – è stato determinante nel deterioramento dei rapporti tra proprietà e vertici.

L'Autore

Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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