Con Giver a caccia dell’aurora boreale tra i fiordi della Norvegia

07 Giugno 07:00 2018 Stampa questo articolo

Tutti pazzi per l’aurora boreale, uno dei più affascinanti, spettacolari e imprevedibili fenomeni naturali. Avvistarla, anche solo per qualche istante, è ormai diventato il principale obiettivo di chi si mette in viaggio in pieno inverno verso i paesi nordici, sfidando condizioni estreme e temperature proibitive. Pochi posti però possono vantare situazioni geografiche e climatiche migliori di Tromsø, nel nord della Norvegia, per ammirare la magia dei lampi colorati che danzano nella lunga notte artica. Tanto che questa cittadina incastonata in un fiordo, 350 chilometri a nord del Circolo Polare Artico, è considerata la “capitale dell’aurora boreale”.

Ma cosa rende così speciale questa regione remota spersa tra i ghiacci norvegesi, che secondo Statistics Norway lo scorso gennaio ha registrato un aumento record del 91,5% di visitatori? Siamo andati a vedere insieme a Giver Viaggi e Crociere, specialista del Grande Nord, e con l’occasione, abbiamo avuto un anticipo di quella che sarà la nuova programmazione invernale abbinata al lancio dell’Aurora Express, il nuovo volo charter Milano-Tromsø del t.o. genovese, in collaborazione con AlbaStar, operato con B737-800 ogni cinque giorni dal 23 febbraio al 7 marzo 2019.

«Dopo 10 anni di charter da Milano su Rovaniemi e il volo estivo su Bodø, dal 10 giugno al 19 agosto prossimi, arriva il diretto su Tromsø – commenta Andrea Carraro, responsabile marketing e comunicazione del t.o. genovese  – Giver continua così nel solco della sua tradizione charter cercando di offrire voli diretti che dimezzano i tempi di viaggio verso destinazioni diventate popolari».

Fino all’inizio del Novecento base di partenza delle spedizioni artiche, oggi Tromsø è una meta di punta di quello che i norvegesi chiamano friluftsliv, cioè il “connettersi con la natura“ attraverso attività e sport all’aria aperta. Ma è l’aurora boreale che nelle ultime stagioni ha messo definitivamente la cittadina sulle mappe turistiche internazionali. Merito del fatto che si trova a 70° di latitudine nord in una posizione a dir poco strategica a metà dell’ovale aurorale, cioè la zona dove da settembre a fine marzo è più alta la probabilità di avvistare questo suggestivo fenomeno. Non c’è da stupirsi, quindi, che siano più di 40 gli operatori locali specializzati in tour all’inseguimento della “fata verde”. Tra cui Northern Shots Tours, al quale si appoggia Giver Viaggi, che organizza escursioni fotografiche notturne anche con guida italiana.

Si parte nel tardo pomeriggio e guidati da sofisticati sistemi di monitoraggio, in base alle previsioni meteo e dell’attività solare, ci si dirige verso l’interno nella zona delle Lyngen Alps o a nord ovest verso il mare. «Tromsø è circondata da alte montagne, fiordi e isolette costiere che creano microclimi diversi – ci spiega la guida mentre ci inoltriamo in un paesaggio da saga nordica – quindi da qualche parte qui attorno c’è quasi sempre un posto con cielo limpido, che insieme al buio assoluto e alla mancanza di inquinamento luminoso è una delle condizioni fondamentali per l’avvistamento». Freddo? Meno di quando ci si potrebbe aspettare, considerando che siamo a circa 2.000 chilometri in linea d’aria dal Polo Nord. Grazie alla Corrente del Golfo che lambisce la costa, infatti, anche in pieno inverno le temperature raramente scendono sotto i -4°C e con indumenti termici e un piumino si può tranquillamente passare la serata all’aperto scrutando il cielo alla ricerca all’aurora boreale. Scaldandosi eventualmente nell’attesa attorno a un falò, arrostendo salsicce e sorseggiando caffè bollente.

Se le notti invernali a Tromsø possono essere piuttosto movimentate, le giornate non sono certo all’insegna del relax. Al contrario, ci si sveglia presto per approfittare delle poche ore di luce e delle innumerevoli attività outdoor che si possono praticare in zona, dalle più contemplative come passeggiate con le ciaspole, sci di fondo o pesca nel ghiaccio, alle più avventurose come sci alpinismo, safari in motoslitta o whale-whatching. Noi abbiamo avuto l’opportunità di provare la più divertente in assoluto: l’husky tour, cioè l’escursione sulle slitte trainate dai cani, tra le più emozionanti e adrenaliniche esperienze che si possano fare a queste latitudini. A organizzarla è Tromsø Villmarkssenter, che nel campo base di Kvaloya, l’Isola della Balena, ospita la bellezza di circa 300 Alaskan husky impazienti di lanciarsi in una corsa a perdifiato nella natura selvaggia. Bastano pochi minuti e chiunque può trasformarsi in musher: il tempo di prendere confidenza con la muta di cani e dimestichezza con le manovre fondamentali e via, lungo le piste innevate che si snodano in un panorama grandioso di foreste e laghi ghiacciati. Sentirsi come dentro un romanzo di Jack London è un attimo!

In origine popolata da trapper e cacciatori di foche, da secoli Tromsø è conosciuta come la Porta dell’Artico. Come raccontano le esposizioni del Polar Museum, al tempo delle grandi esplorazioni polari da qui partivano le spedizioni artiche, compresa quella sfortunata di Roald Amundsen, decollato nel 1928 nel disperato tentativo di rintracciare l’esploratore Umberto Nobile. Su quelle stesse rotte oggi invece navigano le moderne navi Hurtigruten che fanno ogni giorno scalo nel piccolo porto, a bordo delle quali si può rivivere in gran comfort tutto il fascino di quella gloriosa epopea.

Del vecchio postale dei fiordi norvegesi, Hurtigruten (di cui Giver Viaggi è main agent in Italia) mantiene il nome e una tradizione lunga più di un secolo. A navigare su una delle rotte più suggestive del mondo però sono oggi 12 moderne navi, in buona parte rinnovate di recente con arredi dal design scandinavo e materiali naturali, che offrono la possibilità di vivere una vera e propria esplorazione del territorio norvegese, ma senza rinunciare al comfort.

«L’esperienza di navigazione – spiega Carraro davanti alla Trollfjord, attraccata nel porto di Tromsø durante il nostro soggiorno – è resa ancora più coinvolgente con il nuovo Coastal Expedition concept. Mentre prima si proponevano solo semplici escursioni durante gli scali, ora a bordo è presente un expedition team, formato da biologi, scienziati, storici, che tengono conferenze in navigazione e organizzano anche avventurose attività nella natura a terra, dalle passeggiate in montagna all’arctic bushcraft».

Un’altra autentica esperienza sensoriale è anche quella che si può provare a tavola, dove domina la Nordic Coastal Kitchen, ispirata dalle stagioni, i prodotti e le specialità delle regioni visitate. «Nella tappa principale della giornata – continua Carraro – la nave si approvvigiona di ingredienti locali freschi, come la renna o il granchio reale a Capo Nord, che vengono serviti in genere durante la cena, mentre gli altri pasti sono a buffet, con grande abbondanza di pesce e crostacei, visto che si tratta di crociere costiere».

Oltre al volo diretto su Tromsø, per l’inverno prossimo Giver Viaggi conferma anche l’ormai storico charter su Rovaniemi, nella Lapponia finlandese, dove si trova il Santa Claus Village, il regno di Babbo Natale. Una destinazione gettonatissima dalle famiglie con bambini, ovviamente, ma che offre anche la possibilità di vivere ogni genere di esperienza nordica, dai safari con le renne e con gli husky alle escursioni in motoslitta, all’avvistamento dell’aurora boreale.

A queste si aggiunge quest’anno una new entry come il tour su Haparanda, località situata sul golfo di Botnia, al confine tra Svezia e Finlandia. Per Giver, in realtà, si tratta di un ritorno al passato, visto che Haparanda era già in programmazione una quindicina di anni fa, ma poi era stata abbandonata per via della crisi. Ora i tempi sarebbero maturi per rivalutare una meta che Andrea Carraro, responsabile marketing di Giver Viaggi, reputa particolarmente intrigante per tre motivi: «Innanzitutto si trova a cavallo di due fusi orari e quindi consente di festeggiare due volte il Capodanno a distanza di un’ora. Poi abbiamo la possibilità di alloggiare in un albergo storico che ha ospitato personaggi illustri del passato. Ultimo, ma non meno importante, qui è possibile fare la navigazione a bordo del rompighiaccio Polar Explorer con immersione nelle acque ghiacciate del Mar Glaciale Artico oltre a molte attività sulla neve, a contatto con la natura, che rendono questo posto molto affascinante».

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Maria Grazia Casella
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