Corridoi bis, la promessa di Garavaglia

Corridoi bis, la promessa di Garavaglia
29 Ottobre 11:57 2021 Stampa questo articolo

La crocieristica italiana come traino della ripartenza, gli stanziamenti legati al Pnrr, la spinta sul digitale, ma anche l’apertura di nuove destinazioni turistiche. Alla 10ª edizione dell’Italian Cruise Day c’è anche Massimo Garavaglia, a colloquio con il presidente di Risposte Turismo Francesco di Cesare, patron dell’evento.

«È in corso un processo costante di apertura di nuovi corridoi turistici e nelle prossime settimane se ne apriranno altri – promette il ministro del Turismo – È prevista la quasi normalità tra fine anno e l’inizio del 2022».

Dichiarazioni che arrivano mentre il turismo organizzato ancora attende l’ordinanza destinata a correggere il “protocollo corridoi”, con le faq correlate.

Focus anche sui fondi stanziati dal governo per il comparto. «Al turismo sono destinate risorse importanti, che riguardano il settore ricettivo allargato, quindi anche le crociere, con l’obiettivo di migliorarne la qualità: 1,7 miliardi di base, che con l’effetto leva diventano quasi 7», spiega Garavaglia.

Centrale – anche per la crocieristica – il digitale. «È fondamentale per l’integrazione con i territori e per migliorare la vendita del prodotto Italia – dice il ministro – La Spagna, per esempio, è riuscita a portare nel proprio Paese i clienti del Nord Europa alle terme, che non sono certo paragonabili all’offerta termale italiana. E lo ha fatto attraverso piattaforme di servizi integrati. Per accelerare la digitalizzazione, abbiamo stanziato circa 100 milioni per agenzie di viaggi e tour operator».

Riguardo invece all’annunciato Hub digitale del turismo, Garavaglia sollecita la cruise industry: «Bisogna riflettere su come caricare il settore sull’hub e legare le crociere al territorio. Penso alle esperienze da fare una volta in porto: dall’e-bike all’enoturismo. I connubi sono imprescindibili. Ecco, immagino quanto la possibilità di sbarcare a Civitavecchia e raggiungere Roma con un treno storico, anziché con un bus, possa migliorare l’esperienza del viaggiatore».

L’Italia è stata il motore della ripartenza delle crociere e, secondo il report Italian Cruise Watch, nella top 20 dei porti crocieristici del Mediterraneo, 11 sono italiani. «L’Italia oggi è percepita come uno dei Paesi più sicuri al mondo, con quasi 90% di vaccinati – aggiunge il ministro – L’auspicio è che si riesca ad accelerare ulteriormente la ripresa e i dati Istat evidenziamo una crescita del Pil superiore alle aspettative».

Oggi guardiamo al futuro, «ma dobbiamo avere memoria storica», sollecita Garavaglia. «Vedere viaggiare le navi durante il lockdown, con protocolli rigorosi, è stato un messaggio forte che ha trainato la ripartenza. Ha consentito all’estate di ripartire subito. L’esempio delle crociere è stato fondamentale», ricorda.

Infine un monito: «Attenzione ora a parlare di overtourism: chiediamo a Venezia quanto le sono mancati i suoi 5 milioni di crocieristi».

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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