E ora il ministro Garavaglia scommette sulla Via Francigena

E ora il ministro Garavaglia scommette sulla Via Francigena
30 Agosto 11:22 2021 Stampa questo articolo

La Via Francigena come motore dello sviluppo turistico territoriale e fulcro dell’incoming esperenziale. È l’intenzione del ministro del Turismo Massimo Garavaglia espressa nel corso della staffetta Road to Rome 2021 – la Via Francigena, nella tappa da Siena a Buonconvento a bordo del treno storico della Fondazione Fs Italiane.

La staffetta di circa 3.200 km è stata organizzata dall’Associazione europea delle Vie Francigene, con il sostegno dell’Enit. Durante l’evento il ministro ha ribadito l’importanza della Via Francigena come itinerario capace di «coniugare la mobilità dolce con borghi storici e comunità locali. Un turismo autentico, fatto di persone e di straordinarie eccellenze in grado di promuovere la rinascita economica di tanti territori».

Un recente studio Irpet ha attestato l’aumento del 63% dei pellegrini sulla Via Francigena negli ultimi 10 anni nel tratto toscano, con un impatto decisivo anche nell’estate post Covid, complice un crescente interesse verso i cammini e il turismo green.

Garavaglia ha infine ricordato l’importanza di investire risorse su un turismo fatto più di viaggi che di semplici trasporti. Al tavolo con il ministro erano presenti Massimo Tedeschi e Luca Bruschi, rispettivamente residente e direttore Aevf, insieme a Myra Stals, social media manager di Road to Rome, a Luigi Cantamessa e a monsignor Liberio Andreatta, il primo direttore generale e il secondo presidente della Fondazione Fs.

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