Effetto Ucraina sulle polizze: stretta sui Paesi dell’Est Europa

Effetto Ucraina sulle polizze: stretta sui Paesi dell’Est Europa
06 Maggio 12:38 2022 Stampa questo articolo

Doccia fredda per operatori e viaggiatori orientati all’outgoing, con le crescenti restrizioni delle coperture di polizze assicurative per diversi Paesi europei interessati dal conflitto tra Russia e Ucraina. Secondo una ricerca di Facile.it, infatti, sarebbe in atto un’ampia esclusione di coperture assicurative non solo per i viaggi nei Paesi direttamente interessati dal conflitto, ma anche in quelli confinanti.

Oggi, nonostante il conflitto in corso, è ancora possibile sottoscrivere una polizza viaggio per recarsi negli stati confinanti con l’Ucraina come, ad esempio, Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria e Moldavia, ma bisogna fare molta attenzione perché all’interno di questi Paesi potrebbero esserci alcune aree sconsigliate dalla Farnesina: un esempio è la Transnistria, regione separatista della Moldavia. In caso di sinistro occorso sì all’interno di uno stato in cui la polizza è valida, ma in una delle zone sconsigliate, la compagnia potrebbe negare il rimborso.

«Anche per chi vuole raggiungere la Federazione Russa o la Bielorussia, il consiglio è di verificare il contratto prima della sottoscrizione per sapere se alcune regioni di questi Stati siano considerate a rischio e, quindi, escluse dalle coperture – spiega Irene Giani, business unit director polizze viaggio di Facile.it. – Una precauzione valida anche per coloro che vogliono spostarsi nei paesi dell’est Europa; la situazione è in continua evoluzione e non è da escludere che nel prossimo futuro le compagnie possano scegliere di limitare ulteriormente la vendita di coperture viaggio per determinate destinazioni».

In generale è bene sapere che le assicurazioni viaggio normalmente non sono valide qualora si raggiunga un Paese (o un’area di esso) sconsigliato dalla Farnesina sul sito www.viaggiaresicuri.it. Esistono comunque alcune polizze che offrono una copertura anche qualora l’assicurato decidesse di viaggiare nonostante il parere delle autorità; il sottoscrittore, però, sarebbe tutelato solo dai sinistri che non siano direttamente o indirettamente legati all’avviso di pericolo (ad esempio non è coperto il caso di danno derivante da rapimento se quell’area è sconsigliata proprio per quel genere di reato).

Ma cosa accade, invece, se il Paese di destinazione viene inserito tra quelli sconsigliati solo dopo aver acquistato la polizza? In questo caso la copertura non è più valida ma il cliente ha diritto di ricevere un rimborso da parte della compagnia assicurativa.

E se il conflitto dovesse scoppiare all’improvviso una volta giunti a destinazione in uno dei Paesi per i quali non vi erano allarmi ufficiali, è bene sapere che la polizza viaggio sarebbe valida e, a seconda delle garanzie sottoscritte, coprirebbe regolarmente l’assicurato intervenendo, ad esempio, per spese sanitarie e cure mediche, infortuni, rimpatrio e, più generalmente, offrendo assistenza in viaggio.

 

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Andrea Lovelock
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