Federalberghi: più italiani in vacanza, il 20% prenota in agenzia

07 Agosto 07:00 2017 Stampa questo articolo

Estate con il segno più secondo l’indagine last minute di Federalberghi. Cresce, infatti, del 3,2% il numero di italiani che da giugno a settembre hanno trascorso o trascorreranno almeno una notte fuori casa. Si tratta del 56,6% della popolazione, pari a 34,4 milioni di persone, tra maggiorenni (23,6 milioni) e minorenni (8,1 milioni).

Se la durata media della vacanza principale resta stabile a 10 notti aumentano gli italiani che restano in Italia: il 78,6% dei viaggiatori (più di 27 milioni di persone) rispetto al 74,5% dello scorso anno.

Su tutto vince il mare, scelto dal 68,3% dei vacanzieri. Seguono la montagna (10), le località d’arte (5,8%), i laghi (3,2%), le località termali e del benessere (2,1%). I 7,3 milioni di connazionali che si recheranno all’estero visiteranno soprattutto le grandi capitali europee (40,6%) e le località marine (stabili al 14,2%).

La spesa media complessiva stimata per le vacanze estive (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) risulta in calo rispetto al 2016, passando da 869 a 838 euro (-3,57%). Il giro d’affari complessivo è di 22 miliardi di euro, in aumento del 2,2% rispetto ai 21,5 miliardi della scorsa estate. Tra le tipologie di soggiorno, l’albergo è al primo posto con il 27,6% delle preferenze. Seguono la casa di parenti o amici (26%), la casa di proprietà (14,4%) e l’appartamento in affitto (12,8%).

È agosto, anche quest’anno, il mese più gettonato in assoluto, scelto dal 68,4% degli italiani rispetto al 67,7% del 2016. Subito dopo luglio (12,5%), settembre (12,4%) e giugno (5,7%).

Il 55,3% degli italiani ha prenotato l’alloggio per le proprie vacanze rivolgendosi direttamente all’albergo, mediante il sito internet della struttura (24%) o contattandola mediante telefono, mail o altro mezzo (31,3%). Il 42% si è avvalso di un intermediario, rivolgendosi a un’agenzia viaggi tradizionale (20%), a un portale (12,3%) o a un tour operator (9,7%).

Diminuisce il numero delle persone che non faranno neanche un giorno di vacanza. Si tratta del 43,1% della popolazione, pari a 24,2 milioni di persone (contro i 27,5 milioni del 2016). Si resta a casa soprattutto per motivi economici (55% dei casi), per impedimenti familiari (18%) e di salute (16%), per timori legati alla sicurezza (10%) e al lavoro (9%). Un interessante 6% dichiara invece che farà vacanza in un altro periodo dell’anno.

L’indagine è stata realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata dal 24 al 27 luglio con interviste telefoniche a un campione di 1.200 italiani.

Per il presidente dell’associazione, Bernabò Bocca, si tratta di «un’ottima performance che lascia ben sperare e che merita di essere accompagnata con adeguate politiche di destagionalizzazione. Il complesso degli indicatori disponibili conferma che l’Italia conserva la sua attrattività, sia per il turismo interno che per il turismo internazionale, ed è inoltre percepita come un Paese sicuro».

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