Federterme, l’appello di Caputi: «Confidiamo nel prossimo decreto»

Federterme, l’appello di Caputi: «Confidiamo nel prossimo decreto»
19 Marzo 11:00 2020 Stampa questo articolo

Bene il dl cura Italia, ma non basta: questo il messaggio del presidente di Federterme, Massimo Caputi, che nel commentare i primi provvedimenti del governo annota come: «nel decreto vengono affrontate  le emergenze immediate, come garantire lo stipendio ai lavoratori che rischiano di rimanere a casa, agli stagionali, alle famiglie già in grande difficoltà. Per tutte le imprese, invece, ci sono rinvii di pagamenti e poco altro. Ma non basta e va fatto molto di più e presto. Il governo ha affermato che con il prossimo decreto Crescita si dovranno definire i percorsi virtuosi per una rinascita dell’economia: ci auguriamo che possa mantenere la promessa».

Caputi fa notare, inoltre, che il settore del turismo ricettivo-termale non ha ricevuto quasi nulla – tranne una proroga dei pagamenti e Federterme è dovuta intervenire per far sì che le misure tutelassero almeno un minimo il sistema termale.

«La tragedia delle imprese di settore sarà però, azzerandosi gli incassi di Pasqua, la carenza di liquidità. A questo proposito, dando comunque atto della sensibilità dell’esecutivo verso la nostra realtà, ci auguriamo che nel prossimo decreto si possa costruire il futuro ascoltando davvero le imprese. Federterme e le imprese termali italiane, forti di una presenza radicata sul territorio, sono a disposizione per supportare la generazione di nuovi modelli di termalismo e benessere per contribuire all’uscita dal tunnel», conclude Caputi.

Sono oltre 380 le aziende termali in Italia, e tutte sono state travolte anch’esse dallo tsunami covid-19,  e come aggiunge il past president della federazione, Costanzo Jannotti Pecci: «Le norme inserite nel dl emanato dal Governo sono un primo importante passo verso un concreto supporto all’industria turistica e termale ed offrono a questi settori l’opportunità di contribuire all’attesa ripresa economica del Paese per il superamento dell’attuale situazione di crisi. Ma ora occorrerà migliorare e precisare la portata delle norme».

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