Ryanair, il re è nudo:
gli utili crollano del 93%

29 Gennaio 15:59 2024 Stampa questo articolo

Crollo verticale nell’utile netto, pari a -93%, per Ryanair Holdings, che ha reso noti i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2023, che riportano utili di appena 15 milioni di euro rispetto ai 211 milioni fatti registrare nello stesso periodo dell’anno precedente, nonostante un fatturato a quota 2,7 miliardi di euro (+17%). Un calo fortissimo, dovuto ai maggiori costi di carburante, con la “bolletta” del carburante aumentata di 320 milioni di euro (+35%) e all’aumento degli stipendi, delle tasse aeroportuali e alle riduzioni tariffarie apportate in alcuni periodi dell’anno che hanno preceduto le festività natalizie.

Nella nota ufficiale di Ryanair si evidenzia inoltre che «mentre traffico e tariffe sono aumentati su anno, i tassi di occupazione e i rendimenti sono stati inferiori alle aspettative in risposta all’improvviso (ma gradito) ritiro di Ryanair da alcuni siti online “pirata” di agenzie di viaggi che avevano adottato politiche truffaldine, gonfiando i prezzi dei biglietti aerei e dei servizi Ryanair».

A tal proposito, nei giorni scorsi i vertici della compagnia aerea low-cost hanno siglato un accordo con LoveHolidays, che si impegna a non addebitare costi aggiuntivi alle tariffe applicate da Ryanair. Confortanti risultano, invece, le previsioni di traffico a consuntivo 2023, con 183,5 milioni di passeggeri trasportati pari ad un +9% rispetto al 2022, nonostante i load-factor, gli indici di riempimento a bordo, inferiori negli ultimi mesi dell’anno. Sempre nella nota ufficiale si sottolinea che «sull’andamento del quarto trimestre peseranno anche l’entrata in vigore di un accordo sull’aumento salariale dei piloti e la fine dei crediti di carburante. Infine, si prevede al ribasso il volume di utili, tra 1,85 e 1,9 miliardi rispetto ai 2 miliardi stimati a inizio 2023 a causa del perdurare del conflitto in Ucraina, l’inaspettata crisi Israele-Gaza e ulteriori ritardi nelle consegne di Boeing. A tal proposito, Ryanair prevede che entro il prossimo giugno, dovrebbero essere consegnati 174 aeromobili Boeing 737 Gamechanger.

A margine dei risultati finanziari il duro commento di Michael O’Leary, ceo di Ryanair, riguardo a una vicenda che ha fortemente danneggiato l’aerolinea e altre compagnie competitor: «Nel 2023 l’Europa ha subito 67 giorni di scioperi Atc (13 volte di più rispetto al 2022), costringendo le compagnie aeree a cancellare migliaia di voli da/per Germania, Spagna, Italia e Regno Unito, mentre la Francia in particolare utilizza le leggi sul servizio minimo per proteggere i servizi locali/nazionali francesi. voli. Continuiamo a chiedere una riforma urgente dell’inefficiente sistema Atc europeo che fornirebbe il miglioramento ambientale più significativo nei viaggi aerei dell’Ue. Purtroppo non c’è stata alcuna azione da parte della Commissione Europea. Chiediamo nuovamente alla presidente Ursula von der Leyen di difendere il mercato unico dei viaggi aerei proteggendo il 100% dei sorvoli durante gli scioperi nazionali dei controllori di volo, come già avviene in Grecia, Italia e Spagna.»

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

Guarda altri articoli