Global Blue, cresce a doppia cifra il tax free shopping

04 Luglio 07:00 2019 Stampa questo articolo

Torna a volare il tax free shopping: nei primi cinque mesi di quest’anno, secondo i dati raccolti da Global Blue le vendite esentasse in Italia son cresciute del +13% rispetto allo stesso periodo del 2018 e questo grazie soprattutto ai turisti cinesi che detengono una quota mercato del 29% sugli acquisti tax free.

«Il buon andamento degli acquisti è l’effetto delle condizioni favorevoli dei tassi di cambio per le principali valute, dal rublo al dollaro – ha commentato Antonella Bertossi, marketing sales manager di Global Blue – E in certe aree come ad esempio Roma (considerando aeroporto e centro città), è aumentato anche il valore dello scontrino medio che ha raggiunto quota 940 euro pari a un +8%, con i globe shopper cinesi che detengono il primato di spesa con uno scontrino medio tra i più alti in Europa pari a 1.425 euro».

Sempre secondo i dati Global Blue, buoni segnali di crescita li han fatti segnare anche i turisti provenienti dai cosiddetti oil country, ovvero i Paesi arabi, dalla Russia e dagli Stati Uniti. I dati, infine, evidenziando anche due nazionalità emergenti di viaggiatori consumer provenienti da Hong Kong e Taiwan e dall’Indonesia con incrementi di acquisti a doppia cifra.

Tutti numeri sostanzialmente confermati da UnionPay, il più grande circuito di carte al mondo con 7,2 miliardi di carte in circolazione (prevalentemente dai Paesi asiatici, Cina in testa). Come specificato da Francesco Pesenti Barili, senior manager representative di UnionPay che ha aggiunto:«I nostri strumenti di pagamento, che non si limitano alle carte di credito ma comprendono anche app, QrCode, Contact, sono oggi accettati da 174 paesi nel mondo, con una copertura di quasi 56 milioni di esercenti. In termini di share UnionPay detiene oltre il 50% di quota mercato seguita da Visa (29%) e Mastercard (16%)».

Proprio in considerazione del fatto che UnionPay è il principale canale di transazione dei turisti cinesi in viaggio, è stato possibile stimare anche quanti sono e dove vanno i viaggiatori cinesi degli ultimi anni: nel dettaglio, il 60% sceglie destinazioni asiatiche (un po’ come gli europei scelgono prevalentemente altre capitali europee), il 12% si muove verso l’Europa, il 10% negli States e il restante 18% in Oceania, Sud America e Africa. Riguardo all’Italia, i cinesi scelgono le quattro top destination, ovvero Roma, Milano, Venezia e Firenze, ma risultano in forte crescita piazze come Bologna, Perugia, Verona e Napoli. E sui luoghi di acquisto primeggia Milano, dove lo scontrino medio risulta il doppio di quello di Roma.

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Andrea Lovelock
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