Hôtellerie, in Italia cala il valore degli investimenti

30 Gennaio 12:06 2019 Stampa questo articolo

Calano gli investimenti immobiliari nel settore alberghiero italiano. Dopo 3 anni consecutivi di crescita, si legge nello studio condotto dalla società specializzata Ey dal titolo “Italy Hotel investment snapshot 2018”, gli ultimi dodici mesi hanno fatto registrare una flessione del 20% del volume complessivo rispetto al 2017 (1,3 miliardi di euro contro 1,6), anno record delle transazioni.

Allo stesso tempo, nel 2018 il numero delle compravendite è aumentato: 58 transazioni (contro le 47 del 2017), per un totale di circa 7.400 camere d’albergo vendute. «I risultati del nostro studio, in particolare l’aumento del numero di operazioni, cresciuto del 24% rispetto al 2017, confermano il costante interesse da parte degli investitori internazionali e nazionali. La lieve flessione del volume totale degli investimenti nel 2018 è dovuta essenzialmente alla mancanza di deal di valore significativo, ma il mercato alberghiero italiano si conferma solido, vivace e attrattivo, soprattutto nelle grandi città come Roma, Milano, Venezia e Firenze, dove si è concentrato quasi l’80% delle transazioni», dice Marco Zalamena, head of hospitality di Ey.

Per quanto riguarda le destinazioni più richieste dagli investitori, Roma, con 2.200 camere d’albergo compravendute e un volume di transazioni pari a 500 milioni di euro, ha raccolto il 40% degli investimenti alberghieri, seguita da Milano (17%), Venezia (11%) e Firenze (10%). Complessivamente in questi quattro mercati si è concentrato circa l’80% degli investimenti complessivi. Venezia, in particolare, è la città con il valore di investimento per camera più elevato: in media 500.000 euro per camera, seguita da Milano (245.000 euro per camera) e Roma (230.000 euro per camera).

Buone le previsioni anche per il 2019. «Sulla base delle nostre analisi stimiamo che, entro la fine del 2019, il volume totale degli investimenti possa superare i 2 miliardi di euro, una cifra a cui contribuisce sia la conclusione dell’acquisto di Belmond Hotels and Resorts da parte di LWMH sia la vendita, già in corso, di un numero significativo di hotel e strutture ricettive nelle principali città e destinazioni turistiche italiane. Ci attendiamo un’attività crescente da parte degli investitori internazionali, sia istituzionali sia di private equity, soprattutto sulle operazioni di maggior valore».

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Giorgio Maggi
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