Iata, tariffe aeree in picchiata nel mese di maggio

07 Luglio 13:14 2017 Stampa questo articolo

Primavera da incorniciare per il trasporto aereo mondiale. Secondo il report mensile di Iata, infatti, nel mese di maggio si è registrata una forte riduzione dei prezzi dei biglietti aerei (-6%) e una contestuale crescita del traffico passeggeri pari ad un +7,7%, ben al di sopra della media annuale stimata dagli analisti (+5%). In questo mese è risultata in forte ascesa anche la capacità, con un’offerta aerea lievitata del 6%.

«La riduzione tariffaria ha sicuramente contribuito alla crescita della domanda aerea nel mondo e il trend consolidato negli ultimi tre mesi lascia ben sperare anche per l’andamento del traffico nei mesi estivi – ha confermato Alexandre de Juniac, ceo e direttore generale Iata – Il rincaro dei prezzo del greggio ha comunque indotto numerose compagnie aeree a lanciare sul mercato alcune tariffe promo di sicura presa. Ma ci sono preoccupanti ombre all’orizzonte come l’aumento del protezionismo commerciale di taluni paesi».

A tal proposito de Juniac ha evidenziato che  il 28 giugno scorso il Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti (DHS) ha annunciato nuove misure di sicurezza avanzate in alternativa alle restrizioni globali sul trasporto  in cabina di dispositivi  elettronici (pc, tablet) sui voli verso gli Stati Uniti. Le nuove misure saranno introdotte nei prossimi mesi  interesseranno 280 località in tutto il mondo.

«Sebbene siano state migliorate le misure di sicurezza rispetto al divieto attuale per il trasporto di grandi dispositivi elettronici in cabina – osserva ancora de Juniac – Iata ribadisce che tali misure generano un impatto negativo  e che comunque le nuove disposizioni necessitano di una maggiore cooperazione tra gli Stati per ridurre al minimo l’impatto sui viaggiatori aerei e sulla connettività globale».

Indicazioni molto mirate che hanno accompagnato il report mensile di Iata che ha evidenziato anche gli andamenti più performanti, sempre in maggio, nelle macro-aree. Spiccano gli incrementi dei vettori in Africa (oltre l’11,7%),  nell’area Asia-Pacifico (+10%) e del Sud America (+9%), con buoni risultati anche da parte delle compagnie aeree europee che hanno contabilizzato un incremento di traffico del +7%. Mentre per  i vettori Usa e dei paesi mediorientali la crescita è stata inferiore al 5%.

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