Idee per Viaggiare, la via per il digitale passa dal “Bosco”

11 Luglio 16:47 2025

La strada per la digitalizzazione passa attraverso un bosco. Anzi, “Il Bosco di Idee per Viaggiare“, il buen retiro del tour operator capitolino, nel quartiere residenziale dell’Infernetto, tenuto al guinzaglio da Roma attraverso l’arteria della Cristoforo Colombo. Non è solo un ranch di lusso con una riserva verde fortemente voluto dal ceo, Danilo Curzi, ma una fucina di idee per traghettare l’azienda trentenne in un futuro che è già presente. Verso una nuova “visione” dal titolo: “Idee per Viaggiare: Il prossimo capitolo è Digitale“.

Orgoglioso come non mai, Curzi indossa i panni dello chaperon e mostra la “meravigliosa creatura” come si farebbe osservando un angolo di Paradiso: siamo a pochi chilometri dal mare e alla giusta distanza dal marasma scenografico della Capitale, ma qui dentro fatichi a sentirne la mancanza.

I 140 ospiti – tra staff, fornitori, partner storici e giornalisti — continuano a esplorare con gli occhi sgranati, palmo a palmo, una location dal forte valore simbolico: l’atmosfera, ad esempio, è un plus assoluto, volutamente informale, “out of the office”, pensata per riaffermare il valore delle relazioni autentiche, pilastro dell’identità del brand.

Prima della conferenza stampa, che ha il compito di togliere la maschera al nuovo profilo di Idee per Viaggiare, qualche particolare sulla tenuta: difficile tenere a freno la voglia di descrivere tanta bellezza per appagare la curiosità del lettore.

Tirata su in poco più di due anni e mezzo, con una villa elegante come punto di partenza, la tenuta misura 8 ettari e sfocia, appunto, in un bosco. E ancora ombrelloni e lettini sparsi per i prati, dépendance, l’acqua che zampilla da una fontana: un menù a 5 stelle, annaffiato da un venticello che è un toccasana rispetto all’aria bollente che passava come un lanciafiamme e rendeva la vita impossibile fino a una settimana fa.

Il Bosco di Idee per Viaggiare Credit Ladv

Perfettamente a suo agio, Lacoste e mocassini estivi bianchi, calzoncini scuri, Curzi apre le porte della sala Cinema, nuova di zecca, tappezzata di locandine di film anni ‘70 e ‘80 e con poltrone ultra comfort. E per chi crede nel destino, i lavori del Bosco sono terminati il 9 luglio, anniversario del trionfo azzurro al Mondiale 2006. Azzurro un po’ sbiadito, si dirà, ma Curzi che, oltre a conoscere a menadito il turismo, mangia da sempre pane e pallone, capirà. A proposito: l’anno al seguito della Sampdoria come back sponsor non sarà stato memorabile per i colori blucerchiati, ma a Idee per Viaggiare ha regalato altra visibilità, specie in Liguria.

Più che l’introduzione all’evoluzione di un progetto che spinge Idee per Viaggiare nel futuro a velocità supersonica, la nota stampa è pura poesia, in tema con i protagonisti della storia: “Il Bosco di Idee per Viaggiare è stato pensato con la stessa filosofia del tour operator: scambio e connessione. Ci introduce al nuovo capitolo digitale, che l’azienda ha già iniziato a percorrere, a metà fra la componente umana e tecnologica. Andrea Curzi guida la transizione”.

Ed è qui che Danilo Curzi si coccola con lo sguardo il figlio Andrea Nike Curzi, innovation manager, che gli siede accanto: è lui il timoniere che indica la nuova rotta. Lui, praticamente nato dietro la scrivania di un’agenzia di viaggi: buon sangue non mente. Però è ancora il papà, per ora, che prende la parola. Ubi maior

«Organizzare l’evento in questo contesto è un gesto che rappresenta appieno la nostra filosofia: accoglienza, ascolto e condivisione ma è anche un’azione concreta che esprime una visione profonda: l’ambiente è il luogo che ci accoglie e ci sostiene e come tale va rispettato, protetto e valorizzato ogni giorno. Vogliamo costruire un futuro in cui la tecnologia supporta e valorizza le persone, rendendo i processi più fluidi e lasciando spazio alla creatività e alla relazione umana».

Poi il mantra di un tour operator abituato a guardare avanti: «È questa la direzione che stiamo seguendo con significativi investimenti nella trasformazione digitale, consapevoli che solo attraverso un equilibrio virtuoso tra empatia e tecnologia potremo tracciare nuove strade per il settore e continuare a creare altri viaggi da ricordare».

«Ora – prosegue Curzi – vorremmo raccontarvi di come stiamo affrontando questo passaggio: 170 persone vivono questa realtà dal primo giorno a questo 30esimo anno e tutto scaturisce da una passione irrefrenabile. Nasciamo a meta anni ’80 con un’agenzia di viaggi a Ostia, in via Angelo Olivieri, a pochi chilometri da qui».

Il battesimo del  tour operator nel 1995, davanti una strada tutta da scoprire: «Abbiamo vissuto il nostro percorso, attenti a cogliere l’evoluzione e tutto ciò che era social e comunicazione digitale, ovviamente, rappresentava un terreno inesplorato. Il lavoro di tutti questi anni è stato un traghettamento verso il presente, sapendo bene che ciò che era fondamentale fino a ieri potrebbe non bastare domani».

La parola d’ordine di Danilo Curzi è “coraggio”: «Bisogna lasciare la coperta di Linus e uscire allo scoperto per esplorare, la vitalità è imprescindibile nel nostro settore. Ecco perché noi vogliamo essere un iceberg che si muove, tenendo ben presente due concetti base: riconvertirsi, ma sapendo che la persona farà sempre la differenza, con la fantasia e il coraggio».

TRA INNOVAZIONE E CAPITALE UMANO: LA VISIONE DI ANDREA CURZI

Ed è qui, fra la palpabile emozione del papà e di mamma Stefania, che entra in scena Andrea Nike Curzi: il secondo nome è un inno alla vittoria, il che non guasta proprio. D’altronde parliamo di una persona nata con le stimmate del turismo, nel vero senso della parola: «Le acque si sono rotte mentre mia mamma lavorava dietro alla scrivania dell’agenzia di viaggi. Giusto il tempo di fare un salto in ospedale e sono nato». Le coincidenze non esistono.

Parola, dunque, al rampollo di famiglia: «Sono dentro a Idee per Viaggiare da 10 anni. La premessa per raccontare il nuovo ecosistema digitale dell’operatore insieme ai partner tecnologici – Salesforce, Genesys, Gp Solutions, Travelport ed Experience Cloud Consulting – è un fattore imprescindibile, sempre: le relazioni umane, o meglio, un equilibrio virtuoso tra tecnologia e capitale umano. E penso subito a mia madre, la vera “intelligenza” a dare il “La” alla digitalizzazione, con tanti anni di anticipo».

Danilo e Andrea Curzi, Credit Ladv

È ora di mettere la prua avanti: «Fino a pochi mesi fa – spiega Andrea – l’elaborazione di una proposta di viaggio richiedeva la consultazione simultanea di molteplici fonti: storico dei rapporti con l’agenzia di viaggi e dati sul cliente finale, disponibilità voli, sistemazioni alberghiere e scambi di comunicazioni interne. Grazie al nuovo cruscotto unificato, i consulenti di Idee per Viaggiare possono contare su una prospettiva completa e aggiornata che racchiude tutte queste informazioni: risparmiando tempo sulle operazioni di raccolta, confronto e compilazione dei dati, hanno modo di dedicarsi completamente alla consulenza creativa, strategica e personalizzata».

Ma, come ripetuto più volte, la macchina non annullerà l’uomo: «Vogliamo restituire ai nostri consulenti e agli agenti di viaggi la risorsa più preziosa: il tempo. Tempo per ascoltare, per capire, per sorprendere. La tecnologia si occuperà di ciò che è ripetitivo, di ciò che richiede operazioni meccaniche. Le persone si occuperanno della magia, che crea viaggi indimenticabili».

 IL PROSSIMO FUTURO

L’infrastruttura di cui Idee per Viaggiare e i suoi partner tecnologici hanno gettato le basi non è un punto d’arrivo, ma la rampa di lancio per il prossimo capitolo del travel design, che integrerà agenti Ai evoluti, sulla scia dei progetti pionieristici che stanno emergendo a livello globale.

Per questo il t.o. ha scelto di avvalersi della collaborazione di Agostino Oliveri, già dpo dell’azienda, alla posizione di chief artificial intelligence officer. Nomina strategica che sottolinea l’impegno dell’azienda per un’innovazione responsabile e all’avanguardia, in piena conformità con il nascente Regolamento Ai Act dell’Unione Europea.

Eccolo il futuro che spariglia le carte, nelle parole di Andrea Curzi: «Immaginiamo un nostro consulente nel 2026, al lavoro su una richiesta di un cliente di un’agenzia di viaggi. Il consulente si rivolge al suo copilota, un agente di intelligenza artificiale basato su tecnologie come Agentforce, della famiglia Salesforce: conversano, approfondiscono, si confrontano.

Nel giro di pochi istanti il copilota traccia tre itinerari incrociando le richieste dell’agenzia e lo storico dei viaggi del suo cliente con recensioni verificate, disponibilità di voli, strutture e guide locali. Presenta al nostro consulente delle vere e proprie narrazioni, ognuna con un’anima diversa: una più avventurosa, una più a sfondo culturale, una più contemplativa. Il nostro consulente analizza le tre proposte, sceglie la più adatta, la plasma con la sua esperienza, ci aggiunge quella piccola deviazione che renderà il viaggio leggendario»

In sintesi, rimarca Andrea, “la missione di Idee per Viaggiare da 30 anni a questa parte resta immutata: creare relazioni e ricordi. Oggi, la tecnologia consente di farlo con un’accuratezza e una profondità prima impensabili. Tuttavia, i veri protagonisti restano la competenza e l’empatia dei consulenti, e i sogni dei viaggiatori».

E che la creatività faccia ancora e sempre la differenza, lo testimonia il fantastico “Catalogo 2224”: sì, avete letto bene, nessun refuso. «Abbiamo voluto immaginare – spiega Danilo Curzi – come sarà il nostro lavoro fra 200 anni». Impaginazione da fantascienza: non poteva essere altrimenti.

E poi uscimmo a riveder le stelle. Ma è stato più di un viaggio nel “Bosco”.

Nella foto principale i fondatori di Idee per Viaggiare: Danilo Curzi, Stefania Fusacchia e Roberto Maccari.

L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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