Il turismo entra nel metaverso (passando da Bto)

30 Novembre 14:19 2022 Stampa questo articolo

Nuovi mondi tutti da esplorare stanno prendendo forma nel metaverso, sbloccando una nuova economia di grandi opportunità anche in ambito turistico. E proprio il metatourism, la rivoluzione tecnologica che sta per cambiare le nostre vite e i modelli di riferimento con la realtà, è il tema centrale di Bto – Be Travel Onlife alla Stazione Leopolda a Firenze, con L’Agenzia di Viaggi Magazine media partner dell’evento.

Ad aprire la manifestazione il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale alTurismo Leonardo Marras, il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, il direttore scientifico di Bto Francesco Tapinassi, il direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo e in collegamento video la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che ha detto: «Il turismo ha vissuto un profondo cambiamento con l’avvento della pandemia, grazie alla quale abbiamo assistito a un approccio sempre più digitale anche in questo settore. Sono emersi nuovi trend, come ad esempio la tendenza sempre più diffusa di unire lo smartworking con le vacanze, un fenomeno esploso nel 2020 e che richiede politiche specifiche per essere incentivato. Su questi temi Bto offre spunti di riflessione molto importanti, che spaziano dall’innovazione digitale al metaverso, fino alla sostenibilità. Sul tema del turismo sostenibile stiamo lavorando molto, come ministero, anche grazie ai 6 milioni di euro previsti nel Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, per l’iniziativa “grandi destinazioni italiane per un turismo sostenibile” realizzato con Firenze, Milano, Napoli, Roma e Venezia. Sono sicura che dalla Bto arriveranno spunti interessanti per sostenere altri nostri progetti».

Attraverso un fitto programma di panel, dibattiti e speech, Bto 2022 cerca di dare strumenti e risposte alle domande che tutti noi ci stiamo ponendo sul metaverso e le sue applicazioni in ambito turistico per immaginare, prevedere, capire se e come affrontare questa affascinante realtà virtuale. Luoghi, paesaggi e città del mondo fisico hanno già controparti virtuali. Le cosiddette “digital twins”, dove in un futuro nemmeno troppo remoto potremo fare turismo, ovviamente con i nostri avatar o gemelli digitali.

«Entro il 2026 molte città avranno una versione propria nel metaverso – ha affermato Emma Chiu, global director dell’agenzia Wunderman Thompson Intelligence – Virtualmente è possibile scoprire posti che non abbiamo ancora visto, tornare in luoghi che abbiamo già visitato e rivivere l’esperienza, ma anche immaginare luoghi che vorremmo visitare. Il turismo virtuale può essere un modo per incrementare il turismo in persona. Dubai e l’Arabia Saudita stanno già creando le loro twin cities e anche l’idea del viaggio nel tempo farà presto parte delle possibilità di viaggio virtuale».

L’80% dei partecipanti alla ricerca di Wunderman Thompson crede che il metaverso sarà parte della loro quotidianità e ritengono fondamentale i ruolo degli avatar in quanto autentica e individuale espressione di se stessi. Il 76% vuole che l’avatar esprima la loro creatività e individualità in modalità che non sono possibili nel mondo reale, il 51% sente che sarebbe più facile per loro essere pienamente se stessi nel metaverso.

«Il futuro per i brand è sempre più connesso – ha aggiunto Chiu – e relazioni autentiche sono possibili grazie a queste esperienze più immersive, coinvolgenti e interattive. La convergenza di diverse tecnologie nella realtà virtuale potrebbe creare una seria ed eccitante alternativa alla realtà del viaggio».

Il metaverso è stato anche al centro della presentazione dell’analisi Ipsos Italia per Bto “What The Future: Food, Tourism and Metaverse”, basata su una serie dati esclusivi sui temi turismo, cibo, innovazione e metaverso: per evidenziare le tendenze e i player di oggi che daranno forma al domani. Dalla ricerca emerge che il 57,5% degli intervistati in Italia sa cos’è il metaverso, ma soltanto il 6,7% lo conosce bene. Il 43% ritiene che in futuro il metaverso potrà impattare sulle abitudini delle persone. Gli utenti che utilizzano la realtà virtuale e le piattaforme immersive le usano come strumenti per provare nuove esperienze: socializzare con amici ed estranei, esplorare nuovi luoghi, simulare nuove esperienze.

«Nel metaverso – ha sottolineato Monica Mantovani, Ipsos client officer – i brand e le aziende possono costruire relazioni con i consumatori e intercettare nuovi desideri. Sarà utile per promuovere luoghi e destinazioni, proporre novità. La sfida per il futuro sarà utilizzare il metaverso come mezzo per mettere in contatto persone e luoghi reali, ampliare la conoscenza e avere turisti più consapevoli, incrementare la soddisfazione e gratificazione dei turisti delle loro esperienze di viaggio, mantenere viva l’esperienza e generare engagement e advocacy».

L'Autore

Maria Grazia Casella
Maria Grazia Casella

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