In 110mila al Salone del Camper. Niccolai: «Comparto in ascesa»

In 110mila al Salone del Camper. Niccolai: «Comparto in ascesa»
28 Settembre 08:18 2022 Stampa questo articolo

«Chi sceglie il viaggio in camper lo fa perché gli piace, non perché costa meno». Parte da questo presupposto Simone Niccolai, presidente di Apc, l’Associazione Produttori Caravan e Camper reduce dall’importante appuntamento di Parma che ha ospitato oltre 110mila visitatori.

«L’affluenza al Salone del Camper, di cui siamo co-organizzatori con Fiere di Parma, è stata da record – commenta il numero uno di Apc, sigla associativa parte di European Caravan Federation (Ecf) con sede a Francoforte e che raggruppa le 13 associazioni nazionali europee del settore – E ci ha confermato quanto sia aumentato l’interesse verso il nostro prodotto. Apc, da mesi, proprio per sfruttare il momento propizio sta pianificando una campagna di comunicazione molto ampia che coinvolgerà tutti i canali media più importanti e che sarà spalmata in tre anni. L’obiettivo è allargare il raggio di azione, sono in molti quelli che non ci conoscono come dovrebbero».

Secondo uno studio commissionato nel 2020 proprio da Ecf e realizzato dal Dwif di Monaco di Baviera, il fatturato annuo generato in Europa dai turisti itineranti – al netto delle spese di acquisto del veicolo – è di circa 23,5 miliardi di euro. In particolare, «ogni persona che viaggia in camper spende in media 530 euro a settimana nei territori che visita, escluso carburante e pedaggi autostradali», aggiunge Niccolai.

In Italia, Apc – che conta circa 60 affiliati e rappresenta oltre il 90% del comparto – porta costantemente avanti un dialogo con i comuni affinché sorgano nuove aree di sosta nei territori dove ancora queste sono in carenza e che quelle esistenti vengano migliorate dal punto di vista dei servizi offerti e della sostenibilità, così da attrarre sempre nuovi utenti ed essere al pari con le best practice europee (Francia, ad esempio).

Intanto, anche per il mondo camper e caravan non mancano le problematiche legate ai rincari. «A livello di produzione stiamo soffrendo la mancanza di prodotto e chiaramente l’aumento delle materie prime (+20-25%). Quanto al personale la situazione è la stessa di quelli degli alberghi o dei ristoranti. La carenza di lavoratori è un problema diffuso ma non critico nel nostro caso», prosegue Simone Niccolai, secondo il quale è il momento di approfittare del trend positivo scaturito con la pandemia, che ha ridato all’open air e al turismo itinerante un suo lustro: «Sono in tanti quelli che hanno scelto di provare un viaggio in camper negli ultimi anni. Grande attenzione arriva dai giovani, tra cui la soluzione più gettonata è il van o compact van. Tante anche le famiglie, così come gli sportivi. Siamo in crescita, e la nostra associazione deve essere presente e dare il suo pesante contributo».

L'Autore

Giulia Di Camillo
Giulia Di Camillo

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