Ita, giro di vite del governo su presidenza e cda

Ita, giro di vite del governo su presidenza e cda
03 Novembre 15:17 2022 Stampa questo articolo

Azzerare il cda attuale e renderlo più snello, passando da nove a cinque componenti, e nominare al più presto un nuovo presidente in sostituzione dell’uscente Alfredo Altavilla che ha già subito la revoca delle deleghe operative. Sarebbe questa la fase due del piano del ministero dell’Economia e Finanze – guidato ora da Giancarlo Giorgietti – per Ita Airways; dopo aver chiuso senza successo le trattative in esclusiva con Certares per la privatizzazione del vettore tricolore.

Secondo quanto riporta La Repubblica, infatti, venerdì scorso il Mef avrebbe scritto una lettera ai vertici della compagnia chiedendo all’attuale presidente Altavilla di aggiornare l’ordine del giorno della assemblea dei soci (prevista per l’8 novembre in prima convocazione e per l’11 novembre in seconda) con due nuovi punti: la revoca di Altavilla dalla carica di presidente e “la modifica dell’articolo 10, comma 1, dello Statuto” che regola la “composizione numerica del consiglio di amministrazione”.

Il governo Meloni, infatti, vorrebbe ridurre da 9 a 5 i componenti del cda rendendolo così più snello e adatto al passaggio di Ita in mani private. “All’ordine del giorno dell’assemblea dei soci, ormai da sette mesi, restano anche le dimissioni dei 6 consiglieri di amministrazione nominati dal governo Draghi. Le dimissioni – presentate il 30 marzo 2022 in polemica con il presidente Altavilla – non sono mai state ritirate. Nell’era Draghi, il ministero si è rifiutato di accoglierle per dare continuità alla gestione di Ita”, sottolinea il quotidiano nazionale.

Proprio i sei consiglieri dimissionari – in rotta di collisione con Altavilla– supportati dall’amministratore delegato e membro del cda, Fabio Lazzerini, hanno revocato al presidente ex Fca ogni potere e delega esecutiva. Il Mef, quindi, sarebbe orientato ad azzerare i vertici di Ita – sia i consiglieri sia il presidente – ad esclusione del ceo Lazzerini che dovrebbe garantire la continuità aziendale e operativa.

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