Italia a tavola, un turista su quattro sceglie l’enogastronomia

09 Ottobre 07:00 2018 Stampa questo articolo

Turismo ed enogastronomia: binomio vincente per il futuro del settore in Italia. Le eccellenze della gastronomia nostrana sono la prima motivazione di visita in Italia per 1 turista su 4: nel 2017 si contano oltre 110 milioni di presenze legate al turismo enogastronomico (di questi 43% sono stati italiani e il 57% stranieri), con una spesa che supera i 12 miliardi. I dati di Isnart-Unioncamere, presentati in occasione della conferenza “Dal km 0 le emozioni del turismo” all’interno del Villaggio della Coldiretti al Circo Massimo, confermano l’importanza del rapporto tra territorio, turismo e agricoltura per lo sviluppo dell’economia italiana.

«La connessione tra le filiere dell’agricoltura e del turismo – spiega Roberto Di Vincenzo, presidente Isnart – è una delle basi per lo sviluppo sostenibile del territorio ed elemento distintivo dell’identità italiana. La targa “Italia” riesce a dare valore aggiunto alle nostre produzioni e alle realtà locali di origine, aggiungendo al contempo un’impronta emozionale unica ai soggiorni».

Aggiunge il vice presidente di Unioncamere Tommaso De Simone: «Sono convinto che l’effetto dinamico del binomio turismo-enogastronomia porterà benefici in tutte le componenti dei sistemi territoriali, da quelle economiche ambientali passando per quelle sociali. La conferma sta nell’evoluzione che ha subito il settore, sempre più attento ai trend emergenti. I turisti enogastronomici costituiscono un segmento sempre più numeroso, data la crescente importanza delle produzioni agroalimentari tipiche. Non è un caso che i souvenir di prodotti tipici siano i più acquistati».

La degustazione dei prodotti locali permette al turista di scoprire il territorio, le eccellenze e le tradizioni che rendono unico il Paese. Acquisto e consumo dei prodotti tipici, a km 0, sono sempre più al centro dalle scelte che muovono il turista in Italia: già prima della partenza il 23,8% ricerca informazioni sui ristoranti che offrono piatti caratteristici. La spesa media di questi prodotti si attesta a 13 euro al giorno a persona. Per il consumo di pasti nei ristoranti o nelle pizzerie, ogni turista spende mediamente 25 euro al giorno; mentre la spesa nei bar, caffè e pasticcerie è di 8 euro pro capite al giorno.

Il binomio vincente emerge anche dal recente sondaggio effettuato su un campione di imprese turistiche ricettive italiane. La ricerca evidenzia come il 25,4% delle aziende turistiche si muovono sempre più verso la creazione di proposte di pregio gastronomico, caratterizzandosi per offerta di prodotti anche molto di nicchia. Trend confermato anche a Roma per il 24,8% delle imprese. Nella Capitale l’enogastronomia locale riesce ad attrarre il 27% dei turisti italiani e oltre il 29% di quelli stranieri. I turisti spendono in prodotti tipici circa 11 euro al giorno e per mangiare in ristoranti e pizzerie della città si calcola una media di 26 euro al giorno a persona.

 

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