La recovery strategy di Aruba, trend mensile di arrivi al +20%

La recovery strategy di Aruba, trend mensile di arrivi al +20%
23 Luglio 07:00 2021 Stampa questo articolo

La ripartenza turistica all’isola di Aruba è già una realtà dall’inizio dell’anno: dopo il periodo di chiusura dei confini, nel 2020, volto a contenere l’emergenza Covid-19 e garantire la sicurezza dei residenti, fin dall’inizio del 2021 l’isola ha riaperto ai visitatori stranieri implementando una serie di misure e accortezze che garantissero un ambiente sicuro e protetto a chi vive l’isola ogni giorni e a chi la sceglie per le sue vacanze.

L’isola ha così elaborato una strategia di recupero a livello globale per far ripartire l’industria del turismo, ottenendo a oggi eccellenti risultati in termini di arrivi sull’isola. Da gennaio ad aprile 2021 infatti, oltre 171.000 turisti hanno soggiornato ad Aruba e dalla riapertura (1° luglio 2020 per l’Europa), Aruba ha accolto 310.000 visitatori in totale, dati che indicano una ripresa piuttosto rapida dopo una crisi che ha avuto e continua ad avere un impatto enorme sulla destinazione. Oggi, secondo la Caribbean Tourism Organization, l’isola è tra le prime 5 destinazioni dei Caraibi ad assistere a una ricrescita molto rapida in termini di arrivi.

«Attraverso il ripensamento della nostra strategia di marketing siamo stati in grado di attuare una recovery strategy di successo – sottolinea Ronella Croes, ceo di Aruba Tourism Authority – È stato fondamentale mantenere alto l’interesse dei viaggiatori per Aruba anche nei periodi in cui molti non potevano spostarsi. Con l’introduzione di alcune misure di sicurezza, nuovi requisiti di ingresso e l’avvio di un programma di certificazione igienico sanitaria a livello nazionale (Aruba Health & Happiness Code), siamo riusciti a evitare che l’isola fosse costretta a chiudere i propri confini per un periodo prolungato. Tutto questo è ora ulteriormente supportato da un rollout di vaccinazioni rapido che terminerà entro l’estate».

Il programma di vaccinazione di Aruba è infatti uno dei più rapidi al mondo e attualmente 65.902 persone del gruppo target (tutti i 18+) hanno effettuato la loro prima vaccinazione e  55.422 persone (il 67% del gruppo target) hanno ricevuto la seconda dose. Il numero di casi di Covid-19 sull’isola sta diminuendo rapidamente e dall’inizio di maggio Aruba ha una media di casi attivi inferiore a 100 al giorno. Questo ha portato a un allentamento delle restrizioni in loco, permettendo a residenti e visitatori di muoversi molto più liberamente: il coprifuoco è stato abolito e l’utilizzo della mascherina non è più obbligatorio, anche se rimane fortemente consigliato utilizzarla ogni qual volta non sia possibile rispettare il distanziamento sociale.

Per quanto riguarda il mercato Italiano, il country manager Alessandro Zanon afferma: «In attesa che anche i viaggiatori italiani possano tornare a visitare le spiagge bianche e i panorami mozzafiato incontaminati di Aruba, l’isola si prepara ad riaccoglierli con l’entusiasmo e la professionalità che da sempre l’ha contraddistinta. Con alcune delle più belle spiagge dei Caraibi, il maggior numero di giorni di sole della regione, ampi spazi aperti, un ambiente estremamente sicuro e l’inconfondibile ospitalità dei suoi abitanti, l’isola è la destinazione perfetta per una vacanza outdoor e all’insegna del distanziamento sociale e della sicurezza. Grazie a collegamenti giornalieri via Amsterdam raggiungere Aruba è molto semplice e la destinazione offre gli elementi perfetti per una vacanza senza pensieri che saprà rigenerare i viaggiatori, che speriamo possano tornare presto a visitarci, anche dall’Italia».

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