L’estate non basta:
il travel chiede di più

02 Settembre 10:02 2021 Stampa questo articolo

La strada per riportare in attivo i conti delle imprese turistico ricettive italiane è ancora lunga. Federalberghi analizza i risultati dell’indagine Istat che rileva – nel corso del primo semestre 2021 – un calo del fatturato dei servizi ricettivi dell’8,3% rispetto al primo semestre del 2020, che a sua volta aveva perso il 65,1% rispetto al primo semestre 2019.

Percentuali in linea con il calo delle presenze turistiche rilevato dall’osservatorio della federazione degli albergatori, che nel corso del medesimo periodo si attesta a -67,3%, con la perdita di oltre 115 milioni di pernottamenti rispetto al 2019.

Se in un anno normale le presenze turistiche registrate da gennaio a giugno valgono circa il 40% del movimento complessivo, significa che è andato in fumo oltre il 25% del fatturato annuo.

L’andamento positivo di luglio e agosto dà fiducia per il futuro, ma, spiega la federazione, “sarebbe un grave errore pensare che tutti i problemi sono risolti. A soffrire di più sono le aziende e i territori che lavorano in prevalenza con i turisti stranieri e il turismo d’affari”.

Intanto i segnali di incoraggiamento ci sono. Sono ripartite le grandi fiere, con Cibus e il Salone del mobile in questi giorni. Inoltre l’ordinanza del 28 agosto riapre le porte ai turisti vaccinati provenienti dal Regno Unito e dagli altri Paesi del gruppo D.

Ma Federalberghi sottolinea che “per poter agganciare una vera ripartenza, occorre continuare a supportare le imprese, con interventi volti a attenuare l’impatto dei costi di gestione degli immobili – in primis affitti, Imu, Tari, utenze – e attivando presto le risorse già stanziate per la riqualificazione delle strutture ricettive”.

Continua la sofferenza anche sul fronte delle agenzie di viaggi che non si accontentano affatto della promessa, da parte del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, di spendersi per l’apertura dei corridoi turistici. Su quest’onda, Maavi, la sigla guidata da Enrica Montanucci, richiama le adv in piazza l’8 settembre per una protesta che porta con sé dieci richieste al governo, di cui abbiamo scritto qui.

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