L’estate slitta a settembre.
Tutti i trend di Federalberghi

31 Luglio 11:31 2018 Stampa questo articolo

Sono 34,5 i milioni di italiani in viaggio durante queste vacanze estive (giugno-settembre) secondo l’indagine di Federalberghi. Un numero che resta sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno (+0,5%) ma che garantisce un maggior giro d’affari con 24,1 miliardi di euro e una crescita del 9,5% rispetto al 2017.

«Siamo un popolo che ama viaggiare nel suo Paese: il movimento turistico degli italiani per l’estate 2018 rivela che è aumentato il numero dei connazionali che faranno la loro vacanza principale in Italia: l’80,2% resterà in Italia contro il 78,6% dello scorso anno», sottolinea il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca.

Ma il dato più interessante per Bocca è lo spostamento di flussi verso settembre. Infatti, anche se agosto si conferma il mese leader, con il 60,3% degli italiani, seppur in calo rispetto allo scorso anno (68,4%), il mese di settembre fa registrare un 19,5% di presenze, rispetto al 12,4% del 2017. «Sono istintivamente portato a pensare che ciò vada letto in un’ottica positiva: questa crescita potrebbe fare da leva e dare un forte input alle politiche di destagionalizzazione che la nostra federazione sostiene da sempre per il bene e lo sviluppo turistico del Paese», rimarca il presidente.

Cresce, inoltre, la spesa media (911 euro, +8,7% rispetto all’estate 2017), ma il risultato è trainato soprattutto dall’aumento del costo dei trasporti (+19,7% su base annua per le tariffe aeree, +12,5% per il gasolio e +9,3% per la benzina), mentre restano stabili i prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione.

«La stagione – prosegue Bocca – dimostra la sua tenuta e conferma la consueta perfomance, sia pur senza raggiungere i picchi da record registrati nella scorsa estate». Il segnale viene proprio dall’estero. ovvero da quei Paesi del Nordafrica e del vicino Oriente che avevano subito un drastico calo a causa degli eventi geopolitici, ma che ora stanno ritornando alla ribalta. Egitto, Tunisia e Turchia su tutti. Ma a che la Francai, colpita al cuore dagli attentati terroristici sta registrando numeri in vorticosa crescita.

Tornando all’Italia, però, la durata media della vacanza principale resta stabile a 10 notti e tra i turisti italiani  che resteranno in Italia il mare si conferma la meta preferita dagli italiani per le vacanze estive, accogliendo il 67% dei viaggiatori. Seguono la montagna con il 9,5% delle preferenze, le località d’arte maggiori e minori con il 7,3%. Buona la performance delle località termali (4,5%) e dei laghi (3,5%).

Tra i connazionali che si recheranno oltre confine visiteranno soprattutto le grandi capitali europee (49,5%) e le località marine (stabili al 17,5%). Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l’albergo rimane la scelta privilegiata. Il 29,3% lo sceglie rispetto al 27,6% del 2017. Seguono la casa di parenti o amici (22,9%), la casa di proprietà (11,8%) e l’appartamento in affitto (9,9%).

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