Londra, addio a Uber: «Violate norme sulla sicurezza»

25 Novembre 13:10 2019 Stampa questo articolo

Il servizio di trasporto Uber non potrà più operare nell’area di Londra. L’Authority per i trasporti della City ha deciso, infatti, di non rinnovare la licenza al colosso Usa in seguito alla scoperta di alcune non meglio specificate “violazioni” che metterebbero a rischio i passeggeri e e la loro sicurezza.

L’azienda ha già annunciato che farà ricorso e nell’attesa della decisione ufficiale, potrà comunque continuare ad operare. Transport for London (Tfl) – l’autorità cittadina – aveva già sospeso Uber nel 2017. In seguito Tfl aveva concesso due proroghe, l’ultima di queste è scaduta proprio il 24 novembre scorso.

Secondo il quotidiano La Repubblica, le motivazioni dell’autorità dei trasporti londinese sono da ricercare nel fatto che Uber “abbia permesso ai passeggeri di viaggiare su veicoli con autisti che erano potenzialmente non autorizzati e non assicurati“, ha sottolineato Helen Chapman, direttrice dell’area licenze e regolazione.

Tfl aveva già contestato violazioni a Uber proprio nel 2017, ma ancora oggi considera  le attività dell’app “non adeguate né corrette” rispetto alla normativa locale. Uber ha 21 giorni di tempo per presentare ricorso presso la giustizia britannica. Gli autisti che lavorano a Londra per Uber sono circa 45mila, con un’utenza totale di oltre 3,5 milioni di persone.

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