Lufthansa torna all’utile,
prima volta dell’era Covid

03 Novembre 12:31 2021 Stampa questo articolo

Il trasporto aereo vede la luce in fondo al tunnel dopo 20 mesi di pandemia. Il segnale arriva da Lufthansa Group, che ha annunciato il ritorno all’utile nel terzo trimestre 2021, prima volta dall’inizio della pandemia da Covid-19. Il risultato, che ricalca le previsione del colosso tedesco, arriva soprattutto grazie all’abolizione delle restrizioni e alla ripresa dei viaggi aerei dalla primavera di quest’anno, grazie alla campagna di vaccinazione globale.

Lufthansa Group ha annunciato, quindi, ricavi quasi raddoppiati nel periodo luglio-settembre, e un utile operativo di 17 milioni di euro contro una perdita di 1,3 miliardi dell’anno precedente. Sono stati 19,6 milioni i passeggeri trasportati, che rappresentano il 46% del dato pre-Covid (2019), mentre le nuove prenotazioni sugli Usa hanno raggiunto perfino un galvanizzante 80% rispetto a due anni.

«Con l’aumento della domanda di viaggi d’affari e un risultato record di Lufthansa Cargo, abbiamo raggiunto un’altra pietra miliare nella nostra uscita dalla crisi: siamo tornati al nero», ha dichiarato l’amministratore delegato Carsten Spohr nella nota ufficiale del Gruppo. Il numero di passeggeri nel terzo trimestre si è attestato al 46% dei livelli pre-crisi e dovrebbe aumentare al 60% nel quarto, per raggiungere il 40% nell’intero 2021 e il 70% nel 2022.

Lufthansa, che ha usufruito di un corposo aiuto di Stato per sopravvivere alla crisi dovuta alla pandemia – ha finora tagliato 30mila posti di lavoro nel mondo, su un totale di 140mila previsti per risparmiare 3,5 miliardi. Secondo i vertici del Gruppo,  sono già stati raggiunti 2,5 miliardi di “risparmi” e restano da tagliare 3mila posti di lavoro in Germania (tramite un programma di uscite volontarie). Attualmente l’organico totale di LH prevede 107mila dipendenti a livello globale e l’obiettivo è quello di “assicurare l’occupazione di lungo termine di oltre 100mila persone”. Intanto, il colosso di Francoforte ha completato il mese scorso l’aumento di capitale da oltre 2,1 miliardi di euro, utile proprio a rimborsare completamente il prestito ottenuto dal governo tedesco e che darà mano libera a Lufthansa per eventuali operazioni finanziarie di merger o acquisizioni.

Lufthansa Cargo, unica divisione che ha beneficiato della pandemia, ha registrato un nuovo record con un utile operativo rettificato a 301 milioni di euro.

«Abbiamo superato un altro tappa sulla via dell’uscita dalla crisi – ha ribadito Spohr – Nei nove mesi l’Ebit è negativo per 2,07 miliardi da confrontare con il rosso di 4,2 miliardi del 2020, la perdita netta ammonta a 1,87 miliardi contro i -5,5 miliardi e i ricavi hanno totalizzato 10,97 miliardi, come lo scorso anno. I costi di ristrutturazione sono stati 255 milioni nel trimestre e 520 milioni nei nove mesi».

Il Gruppo si attende un’evoluzione positiva della domanda e nel quarto trimestre prevede una capacità pari a circa il 60% dei livelli pre-crisi e sull’intero esercizio la capacità dovrebbe essere del 40%. Nel primo trimestre 2022, la previsione è di una capacità al 65% rispetto al 2019, con un aumento a circa l’80% in estate e nella seconda metà dell’anno, con un tasso medio del 70% sull’intero esercizio. Pertanto, per l’intero 2021 Lufthansa continua a prevedere un aumento dei ricavi del gruppo e una riduzione della perdita in termini di Ebit adjusted a meno della metà rispetto al 2020.

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