Lungo raggio low cost: chi, come, quando LINEE AEREE

25 Gennaio 11:09 2017 Stampa questo articolo

La prossima estate? Si volerà low cost anche sul lungo raggio. Non ha dubbi il sito specializzato anna.aero, che in un’indagine rivela come nei mesi più caldi dell’anno l’offerta di voli a prezzi (più o meno) stracciati crescerà del 20%, con un incremento delle frequenze settimanali da 751 a 903. Numeri impensabili fino a poco tempo fa, quando tutto ciò sembrava una pura utopia. E invece – rivela – era solo il novembre del 2015 quando l’aeroporto di Colonia-Bonn celebrava il decollo entro la fine dell’anno dei collegamenti di Eurowings per sette destinazioni long haul. Un numero che durante l’estate 2017 verrà quasi raddoppiato, se si pensa che la sussidiaria di Lufthansa arriverà a servire 13 mete dal suo scalo tedesco.

Ma, si legge nell’articolo basato sui dati di OAG (società di air travel intelligence) la prossima stagione estiva vedrà ben 72 aeroporti in tutto il mondo offrire almeno un collegamento a lungo raggio alla settimana (per intenderci, quelli lunghi più di 4.500 chilometri), per un totale di oltre 900 frequenze settimanali servite da 17 diverse compagnie. In particolare, utilizzando la prima settimana di agosto come periodi di confronto, si scopre che in termini di voli settimanali il vettore più importante in questo segmento è diventato Norwegian, che ha scalzato AirAsia X dal gradino più alto del podio. Merito del suo schedule che nei mesi più caldi prevede decolli da quattro aeroporti scandinavi, a cui si aggiungeranno London Gatwick, Parigi CDG e Barcellona, per un complessivo +34% in termini di offerta a bordo dei suoi B787-800 (da 291 posti) e 900 (da 344 posti). Alle spalle delle due big, il terzo e quarto gradino della classifica sono occupati dall’australiana Jetstar Airways e da Scoot, vettore basato a Singapore, che precedono a loro volta Eurowings, salita dal nono posto dello scorso anno al quinto.

Complessivamente, tra le prima 15 compagnie low cost di lungo raggio del mondo, se sette hanno il proprio quartier generale in Asia, cinque sono europee, mentre una a testa provengono da Medio Oriente (flydubai), Nord America (WestJet) e Sud America (Azul Airlines). Per quanto riguarda invece gli aeroporti, i più coinvolti in questo tipo di traffico rimangono quelli asiatici (nove nei top 15), con Kuala Lumpur, Gatwick e Sydney a occupare le prime tre posizioni.

Ma la mappa dei voli a basso costo in giro per il mondo – conclude l’indagine – non sarebbe completa se non si tenesse conto della volontà di IAG (International Airlines Group) di voler incominciare a operare voli low cost da Barcellona in un futuro prossimo. Annuncio che fa il paio con i rumors di casa Air France, che sarebbe alle prese con il lancio di un low cost carrier destinato alle rotte di lungo raggio. Il tutto in attesa che prenda forma l’annunciata espansione di Norwegian dall’Irlanda e da altri aeroporti del Regno Unito. Direzione, ovviamente, Stati Uniti.

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