A tutto Tap. Torna d’attualità il capitolo privatizzazione, con Air France-Klm e il Gruppo Lufthansa che hanno ufficializzato il proprio interesse per la compagnia portoghese (resta da capire, al momento, la posizione di Iag). Intanto, nel primo trimestre 2025, il vettore ha raggiunto un utile netto di 126 milioni di euro, portando l’utile totale per i primi nove mesi dell’anno a 55,2 milioni di euro.
GARA PER LA PRIVATIZZAZIONE
Air France-Klm esce allo scoperto a tre giorni dalla scadenza fissata da Tap per la presentazione delle proposte da parte delle compagnie interessate all’acquisizione del 44,9% del suo capitale. Martedì ha confermato di aver presentato la propria manifestazione di interesse a Parpublica, la società pubblica che gestisce le azioni statali.
Il Gruppo franco-olandese sottolinea l’eccellente complementarietà che la compagnia aerea portoghese offrirebbe alla sua rete. “Questo dimostra ancora una volta il forte interesse di Air France-Klm per questo processo. “Attendiamo con ansia i prossimi passi”, fa sapere Tap, che – lo ricordiamo – è di proprietà dello Stato portoghese, che ne detiene il 100% del capitale.
Il 10 luglio il governo ha approvato un decreto legge che consente la riprivatizzazione del 49,9% della compagnia aerea (fino al 44,9% sarà aperto agli investitori e fino al 5% ai dipendenti), mentre il restante 50,1% rimarrà in mano allo Stato.
L’attrattiva principale per Air France-Klm è l’attività della compagnia portoghese in America Latina, in particolare in Brasile, che considera un mercato strategico e dove il gruppo franco-olandese ha già accordi con Gol.
Air France-Klm, però, non è l’unica opzione per Tap. Anche Lufthansa ha confermato oggi la sua manifestazione d’interesse allo Stato portoghese: “Oltre all’acquisizione iniziale di una partecipazione di minoranza, l’obiettivo è quello di stabilire una partnership a lungo termine tra Lufthansa e Tap Air Portugal, al fine di garantire il futuro successo di Tap come compagnia aerea nazionale del Portogallo”, afferma il Gruppo aeronautico tedesco in un comunicato, che continua citando inoltre l’obiettivo di “rafforzare la connettività globale del Portogallo, preservare l’identità portoghese di Tap” e “la posizione di Lisbona come hub atlantico”.
Il 22 novembre scadrà il termine ultimo per prendere parte all’acquisto di una quota significativa di Tap. Il governo prevede di cedere fino al 44,9% del capitale della compagnia aerea, riservandone un altro 5% ai lavoratori, come previsto dalla legge sulle privatizzazioni.
GENNAIO-SETTEMBRE 2025: GUADAGNI PER OLTRE 55 MILIONI
Tap intanto sorride sul fronte dei conti. Mercoledì la compagnia portoghese ha presentato i suoi risultati finanziari: raggiunto un utile netto di 126 milioni di euro nel terzo trimestre 2025, portando l’utile totale per i primi nove mesi dell’anno a 55,2 milioni di euro.
Fino a settembre Tap ha trasportato 12,7 milioni di passeggeri, il 2,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2014. Il numero di voli operati ha registrato una leggera crescita annua dello 0,7%, in linea con il periodo precedente.
I ricavi operativi ammontano a 3.281,3 milioni di euro, in crescita di 15,4 milioni di euro (+0,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’Ebitda ricorrente (utile prima di interessi, imposte, ammortamenti e svalutazioni) è stato pari a 592 milioni di euro, in calo di 73,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La compagnia, inoltre, ha spiegato di aver vissuto una delle sue estati più dinamiche, con una capacità aumentata (+4%), un numero maggiore di passeggeri (+4%) e più voli operati (+1%) rispetto al 2024. Le interruzioni operative, però, l’hanno resa anche una delle più difficili, con restrizioni sui controlli di frontiera negli aeroporti nazionali e nello spazio aereo europeo che hanno avuto un impatto sulle prestazioni operative e sulla soddisfazione dei clienti.
In evidenza la crescita del 64% dei ricavi della Manutenzione nel terzo trimestre e il Load Factor, nello stesso periodo, aumenta di 1,7 punti percentuali, raggiungendo l’87,9%
«Tap ha presentato una performance solida nel terzo trimestre – sottolinea Luís Rodrigues, ceo di Tap – con un aumento dei ricavi, sostenuto da un contributo rilevante della Manutenzione, solidi risultati operativi e un risultato netto positivo che ha compensato pienamente le perdite del primo semestre, proseguendo così l’andamento del secondo trimestre».
«Questa è – ribadisce Rodrigues – è stata una delle estati più intense degli ultimi anni, con maggiore capacità, più passeggeri trasportati e più voli operati, ma anche tra le più sfidanti, segnata da pressioni competitive persistenti e da interruzioni operative: scioperi — soprattutto nei servizi di handling — problemi ai controlli di frontiera negli aeroporti nazionali, restrizioni nello spazio aereo europeo ed eventi meteorologici avversi, che continuano a influenzare la nostra operatività, richiedendo ai nostri team grande coordinamento e resilienza per mitigarne gli impatti».
In termini di prospettive per l’ultimo trimestre dell’anno, le prenotazioni restano solide, leggermente al di sopra dei livelli dell’anno precedente, in un contesto di maggiore capacità e di una chiara tendenza verso finestre di prenotazione più brevi.
Si prevede che la pressione competitiva nei principali mercati continui a condizionare l’evoluzione dei ricavi unitari. Il focus rimane sulla massimizzazione della qualità dei ricavi nei mercati chiave attraverso Load Factor elevati, facendo leva sul vantaggio geografico di Tap e sul suo network unico per mantenere la propria posizione di leadership.
Nonostante i ritardi nelle consegne degli aeromobili e nella catena di fornitura, la strategia di ammodernamento della flotta prosegue, con la prevista consegna di un Airbus Neo entro fine anno, a supporto di un’operazione più efficiente e sostenibile. Il focus strategico rimane invariato: rafforzare il network e consolidare una compagnia finanziariamente sostenibile, con un’operatività coerente ed efficiente.



