Progetto Epifanie, un museo a cielo aperto sulla Via Francigena del Nord

28 Ottobre 13:02 2019 Stampa questo articolo

Sei opere, in grado di interagire armoniosamente con il paesaggio naturale e urbano. È il risultato del progetto Epifanie che si è aggiudicato il Quasar Institute for Advanced Design nell’ambito dell’iniziativa Arte sui Cammini, promossa dalla Regione Lazio, in linea con le indicazioni del Consiglio d’Europa, con lo scopo di realizzare e installare opere d’arte contemporanea lungo i cammini della spiritualità arricchendo il lavoro di valorizzazione dei percorsi, avviato già da qualche anno.

«Un’iniziativa che unisce cultura e turismo non può che fare del bene al territorio. Il futuro è nel passato e in questa parte del Viterbese ci sono borghi stupendi che debbono rimanere tali, con la loro storia, i paesaggi, la fede, le tradizioni, ma non per questo non debbono aprirsi al nuovo, al moderno», ha dichiarato il consigliere regionale, Enrico Panunzi, intervenendo all’inaugurazione  nella sala consiliare del comune di San Lorenzo Nuovo (VT).

«La scommessa, abbastanza rischiosa, di realizzare opere d’arte moderna sui Cammini storici, può ritenersi vinta. É stato realizzato sulla via Francigena un vero museo a cielo aperto di arte contemporanea», hanno dichiarato gli architetti Luigi Prisco e Simone Quilici dell’Area Valorizzazione del Patrimonio Culturale della Regione Lazio.

Il progetto riguarda esclusivamente la via Francigena del Nord che va dal confine con la Toscana a San Lorenzo Nuovo e che si sviluppa lungo un tratto ben preciso della via Cassia. Il tutto è stato realizzato grazie al coinvolgimento di due grandi artisti, Renzogallo e Andreco, che hanno dato vita a sei opere posizionate nel comune di Acquapendente, in prossimità di Porta della Ripa, antico accesso della città, e cinque in quello di San Lorenzo Nuovo.

«Un’opera in 5 episodi», ha dichiarato Renzogallo, tutte collegate nel comune di San Lorenzo Nuovo: la Partenza, posta all’ingresso dello Stadio sportivo, lungo la via Cassia; il Cammino, una pavimentazione policroma che segna il punto del distacco del percorso della Francigena dal tracciato della Cassia; l’Incontro posta in un bosco;  la Direzione, una teoria lineare di elementi naturali di basalto tipici del territorio e, infine, la Testimonianza, posta sulla strada verso Bolsena.

Il percorso intercorrente fra la prima e l’ultima opera è di circa 20 chilometri e si snoda lungo la via Cassia e in parte su strade secondarie, ma sempre in prossimità dei centri abitati. Nel complesso, il tragitto presenta caratteri di grande suggestione culturale e ambientale e soprattutto, attraverso luoghi storici di grande interesse e antico fascino.

Ogni opera è accompagnata da una targa esplicativa che, oltre a dare delle informazioni immediate di carattere artistico, è munita di un Qr Code che può fornire approfondimenti, attraverso dei video, in merito alle fasi di costruzione dell’opera e consente di avere tutte le informazioni necessarie ad una completa comprensione del progetto; non solo, sul sito Epifanie.it, attraverso il Qr Code, si troverà la mappa di tutti i centri di interesse artistico della zona a cui si potrà accedere con delle agevolazioni.

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Antonella Caporaso
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