Quote rosa e formazione: radiografia dei Pco – Professional Congress Organizer

19 Dicembre 07:00 2023 Stampa questo articolo

Sono aziende a prevalenza femminile, pronte a investire nelle risorse umane e ottimiste sull’andamento del business. Ecco la fotografia delle imprese che organizzano congressi in Italia, ovvero i Professional Congress Organizer – Pco, che emerge da “Monitor Pco 2023 – Performance economiche e modelli organizzativi di un settore che crea valore”,  la ricerca realizzata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore-Aseri e promossa da Federcongressi&eventi, associazione italiana della meeting industry.

La survey condotta coinvolgendo 270 imprese con codice Ateco 82.30, rileva che le realtà italiane che organizzano congressi sono a prevalenza femminile: nel 41,3% dei casi, infatti, gli amministratori e manager sono esclusivamente donne. Si tratta di imprese capaci di fidelizzare i propri dipendenti. A differenza di altri comparti, infatti, i Professional Congress Organizer garantiscono al mercato il valore aggiunto della continuità: nella metà delle aziende il personale ha una permanenza media di almeno 10 anni.

Il capitale umano è anche al centro delle politiche di investimento delle imprese. Infatti quasi il 90% coinvolge il proprio staff in attività di formazione. Ma è un settore che punta molto sulle persone, quindi, e anche sull’innovazione. Per fornire soluzioni up to date, oltre l’86% delle aziende è coinvolto nel percorso di digitalizzazione con implementazioni di dotazioni tecnologiche a favore dei processi organizzativi aziendali.

Per il vicepresidente Federcongressi&eventi, Nicola Testai, «questo studio che per la prima volta in assoluto, analizza il settore e valuta anche la situazione economica e patrimoniale dei Pco, rappresenta uno strumento fondamentale che permette alle imprese di conoscere il proprio peso nello scenario dell’economia italiana. Ma il vero valore aggiunto per le aziende è il servizio dedicato che Federcongressi&eventi ha studiato per i soci. Un servizio consulenziale che permette alle singole imprese di analizzare il proprio posizionamento rispetto al mercato e ai competitor».

Per quanto riguarda l’ambito di attività, oltre la metà ha un orizzonte nazionale ma una percentuale rilevante, mentre il 39%, anche internazionale. L’analisi attesta il trend positivo dell’industria congressuale italiana: le imprese, infatti, prevedono da qui al 2025 un aumento sia del fatturato sia dell’occupazione.

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