Riaprono le Villae di Tivoli con due mostre prorogate

Riaprono le Villae di Tivoli con due mostre prorogate
04 Febbraio 07:00 2021 Stampa questo articolo

Con il nullaosta del Mibact, a seguito del provvedimento del governo, riaprono le Villae di Tivoli – Villa d’Este, Santuario  e Villa Adriana – con un’offerta culturale rinnovata e arricchita e con una tariffazione dedicata al pubblico di prossimità e favorevole anche per chi voglia vivere pienamente il contesto territoriale tiburtino (“Villae con voi”).

Accanto al patrimonio archeologico e paesaggistico, a Villa Adriana aprono anche (ore 10-13) i Mouseia, chiusi dal 2014, rinnovati negli apparati didattici e nei colori, nonché – grazie allo sponsor tecnico Fratelli Guzzini SpA – nel racconto della luce. È l’occasione per offrire ai visitatori, attraverso le opere che vi sono conservate, un’esperienza di intensa bellezza e profonda armonia.

Al Santuario di Ercole Vincitore sono state prorogate anche due mostre per garantirne la fruizione al pubblico. La prima, “Fumetti nei Musei”, allestita presso la Sala Mecenate, è espressione di un’iniziativa lanciata nel 2018 dal Mibact per raccontare, in particolar modo ai giovani, la ricchezza del patrimonio culturale italiano in una modalità coinvolgente e con un linguaggio immediato attraverso le storie realizzate da fumettisti di eccellenza per 51 realtà museali.

La seconda mostra, “Après le déluge. Viaggio tra opere riemerse e misconosciute”, espone all’Antiquarium circa 40 reperti antichi recuperati dal comando Carabinieri Tutela del Patrimonio culturale, in quanto oggetto di scavi clandestini sul territorio italiano. La mostra è presentata in un recente volume (dicembre 2020) curato dall’istituto, edito da Gangemi.

A Villa d’Este, infine, è in corso l’esposizione “Ecce Homo: l’incontro fra il divino e l’umano per una diversa antropologia. Una introduzione”. La mostra anticipa l’omonima esposizione, prevista per la primavera 2021, di cui costituisce un’autonoma sezione. Le rappresentazioni dei momenti salienti della passione di Cristo, presenti in questa introduzione, raccontano il dolore terreno del Figlio di Dio, dischiudendo al visitatore un intimo colloquio tra divino e umano evocato dal titolo della mostra.

«Al di là della valenza estetica dei nostri siti, vi è una ferma consapevolezza del ruolo etico e della responsabilità sociale dell’istituto – riflette il direttore delle Villae Andrea Bruciati – Per questo le nostre attività non si sono fermate durante il periodo di chiusura e riapriamo con una proposta densa e articolata, che parla un linguaggio diversificato e si rivolge a pubblici e sensibilità differenti. Nelle Villae si può ritrovare una dimensione condivisa in cui riconoscersi, in specie con riguardo alla comunità locale e al pubblico di prossimità, e si può recuperare, nel patrimonio che fonda la nostra identità, il nucleo costitutivo di una nuova socialità».

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