Scioperi in Francia, Ryanair inchioda l’Ue e lancia una petizione

Scioperi in Francia, Ryanair inchioda l’Ue e lancia una petizione
14 Aprile 12:06 2023 Stampa questo articolo

Nuovo capitolo dello scontro a distanza tra Ryanair e l’Ue. “Nel 38° giorno di sciopero dei controllori di volo francesi in soli tre mesi”, la low cost irlandese dichiara di “disapprovare l’imperdonabile fallimento da parte della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel proteggere il diritto fondamentale dei cittadini/visitatori europei alla libertà di movimento, consentendo irresponsabilmente che i cieli Ue vengano chiusi ripetutamente”.

La presidente von der Leyen – afferma con durezza la compagnia guidata da Michael O’Leary – “ha dimostrato totale disinteresse nei confronti dei cittadini/visitatori dell’Ue e dei loro diritti, consentendo la cancellazione con breve preavviso dei voli di oltre 627.000 passeggeri Ryanair solo nei primi tre mesi del 2023 a causa degli scioperi dei controllori di volo francesi, creando disagi nei piani di viaggio, diminuzione della connettività intraeuropea essenziale e danneggiando il turismo”.

Tuttavia, ribadisce Ryanair, questi passeggeri potrebbero essere “facilmente protetti senza ostacolare il diritto di sciopero dei sindacati dei controllori di volo francesi”, adottando le seguenti misure: consentire i sorvoli sulla Francia durante gli scioperi dei controllori di volo francesi (avvalendosi del regolamento sul servizio minimo), come in Grecia, Italia e Spagna; permettere agli altri controllori di volo europei di gestire i voli che attraversano la Francia durante gli scioperi dei controllori di volo francesi; richiedere ai sindacati dei controllori di volo francesi di impegnarsi in un arbitrato vincolante prima di indire scioperi; richiedere che gli scioperi vengano comunicati con un minimo anticipo.

Da qui l’appello di Ryanair ai passeggeri Ue a firmare la petizione Protect Passengers: Keep EU Skies Open e la richiesta alla Commissione europea e alla presidente von der Leyen “di agire immediatamente per proteggere i diritti di cittadini Ue”.

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