Santanchè, raffica di tavoli al Mitur: le priorità nell’agenda turismo

Santanchè, raffica di tavoli al Mitur: le priorità nell’agenda turismo
14 Luglio 13:44 2023 Stampa questo articolo

Girandola di incontri per il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Due giorni di faccia a faccia con i sindacati, prima, con cui è stato istituito un tavolo permanente, e con le parti datoriali ed economiche, poi. Associazioni del turismo organizzato comprese. Anche a loro, il ministero ha assicurato ancora una volta la propria disponibilità a un confronto costante.

Obiettivo numero uno: mettere ordine nel comparto. All’ordine del giorno, comunica lo staff di via di Villa Ada, “il tema della mappatura delle aziende turistiche per riportarle in una filiera omogenea”, azione partita dalle consultazioni sui codici Ateco avviate nei giorni scorsi.

«Oggi – afferma Santanchè – ci troviamo in una condizione per cui un ristorante, ad esempio, non è riconosciuto come azienda turistica essendo così escluso, non solo dai diritti e doveri, ma anche dai benefici» derivanti da eventuali incentivi. «Una situazione, questa, che voglio affrontare e risolvere il prima possibile perché non è possibile fare economie di scala e scelte strategiche su un settore frammentato», aggiunge la ministra.

Tra gli altri temi in ballo: formazione e lavoro, trasporti e mobilità, sostenibilità, innovazione, affitti brevi e il problema della carenza di strutture ricettive.

«Il turismo rappresenta il 13% del Pil italiano – ricorda Santanchè – ed è centrale nelle politiche del governo. Per noi è fondamentale il confronto con chi il settore lo rappresenta, lo vive, lo conosce e quotidianamente affronta problemi e offre soluzioni. L’obiettivo è continuare a lavorare insieme per rendere sempre più strutturale il comparto e attuare strategie per gestirlo e organizzarlo al meglio».

Un approccio collaborativo, questo, apprezzato dalle sigle di settore, da cui sono giunti a grappolo reazioni e commenti all’indirizzo della nostra redazione.

Nodo mutui: “Rate insostenibili”

Partiamo da Federturismo Confindustria che fa sapere di aver “sollevato la questione delle rate dei mutui e dei prestiti a carico delle imprese che si sono indebitate durante la pandemia. A causa dell’aumento dei tassi, molte di queste imprese si trovano oggi a dover affrontare rate insostenibili”. Tema che il ministro del Turismo si è impegnato ad approfondire “con l’obiettivo di individuare misure adeguate per alleviare il peso finanziario sulle imprese e favorire la ripresa economica del settore”. L’auspicio della federazione, presente al tavolo con le associazioni di categoria socie, è che “il dialogo avviato porti rapidamente a misure strategiche nell’interesse delle imprese e dell’economia nazionale”.

Turismo organizzato in pressing: “Ristori entro la fine di luglio”

Incontro con la ministra anche per le associazioni del turismo organizzato, tra cui Astoi Confindustria Viaggi, Aidit Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, e Maavi Conflavoro.

Sul tavolo le questioni più urgenti. In primis i 39 milioni di ristori per le agenzie di viaggi e i tour operator del dl Sostegni Ter. Il Mitur – fanno sapere in una nota congiunta Aidit, Assoviaggi e Maavi – ha informato di aver completato i lavori propedeutici all’emanazione del decreto per la ripartizione della prima tranche. Questi riguarderanno il 50% dei contributi spettanti alle imprese che possono accedere al regime de minimis, vale a dire che non superino la soglia dei 200mila euro di aiuti nei tre anni precedenti. “Abbiamo inoltre fatto presente che l’ammontare complessivo delle somme disponibili dovrebbe essere incrementato quantomeno con i 25 milioni di euro che residuano dai precedenti ristori. La pubblicazione del decreto è quindi imminente e si prevede che entro la fine di luglio il ministero del Turismo pubblicherà l’avviso con il quale sarà ufficialmente aperta la piattaforma per la presentazione delle domande da parte delle imprese”, si legge in una nota congiunta. 

Focus anche su Infotrav: “Abbiamo ribadito che per un efficace contrasto della piaga dell’abusivismo è indispensabile consentire ai viaggiatori e agli operatori del comparto di avere accesso a una banca dati completa e aggiornata sulle agenzie di viaggi e tour operator in regola con i requisiti di legge. A questo scopo abbiamo chiesto di attivare un tavolo tecnico con le associazioni del comparto per offrire il nostro contributo ai lavori di aggiornamento e rilancio della piattaforma”.

Tra gli altri temi affrontati, “l’inaccettabile atteggiamento dei maggiori vettori low cost che operano in Italia fortemente discriminatorio nei confronti delle agenzie di viaggi”. Su questo fronte, affermano le associazioni, “il ministro si è già attivata da tempo sull’argomento incontrando i vertici di Ryanair e ha assicurato che continuerà ad adoperarsi affinché tali atteggiamenti cessino al più presto”.

Apprezzata, poi, la riattivazione del tavolo sul turismo scolastico, mentre “sono state espresse nuovamente le forti preoccupazioni per alcune proposte di modifica della direttiva Ue sui Pacchetti turistici e servizi turistici collegati, eccezionalmente sbilanciate a favore dei consumatori finali e che rischiano di mettere a repentaglio l’operatività e la sostenibilità delle imprese del comparto. Da rilevare il tema della garanzia insolvenza/fallimento, oggi solo a carico di agenzie di viaggi e tour operator, ma non al resto delle filiera”

Da parte del turismo organizzato, inoltre, la richiesta di detassazione degli aumenti salariali che saranno definiti nell’ambito delle trattative in corso per il rinnovo dei Ccnl di settore. Inoltre, in relazione al decreto del ministero del Turismo 1432 del 5 agosto 2021 con il quale sono stati definiti i requisiti professionali dei direttori tecnici delle agenzie di viaggi, sostengono le sigle, “è necessario chiarire in maniera inequivocabile la possibilità, per coloro che hanno acquisito l’abilitazione, di poter esercitare la professione anche in regioni diverse da quella in cui la stessa abilitazione è stata rilasciata”.

Richiesti, infine, l’istituzioni di programmi di formazione sul turismo; il rifinanziamento del Fondo di garanzia per i voucher, istituito dal dl Cura Italia del 17 marzo 2020, tema su cui sono in corso interlocuzioni tra i ministeri competenti; e la possibilità per le imprese di utilizzare la ventilazione dell’Iva, che consentirebbe, nei casi di acquisito di beni con diverse aliquote, di calcolare l’imposta in base alla proporzione delle fatture registrate dall’inizio dell’anno, e non più in base all’applicazione della misura ordinaria.

Scioperi dei voli in Europa: “Avviare dialogo tra governi”

Faccia a faccia anche con Fiavet, che aveva già dato notizia dell’incontro e che ha messo sul tavolo la spinosa questione dei prossimi scioperi del trasporto aereo europeo di agosto. “Sarebbe auspicabile un lavoro congiunto tra i governi – sottolinea la federazione delle agenzie di viaggi che fa capo a Confcommercio – mettendo il tema all’ordine del giorno dei prossimo Consiglio d’Europa e segnalando la  problematica alla direzione generale Trasporti della Commissione Ue, al fine di disporre piani di emergenza in grado di garantire i livelli essenziali ai viaggiatori, senza mettere a rischio il lavoro di coloro che operano nel settore del turismo organizzato”. A livello nazionale, aggiunge, “sarebbe utile anche l’intervento del Commissione di Garanzia della legge sugli scioperi per adottare misure preventive che assicurino i livelli idonei di servizio pubblico essenziale”.

Fiavet ha anche chiesto di essere coinvolta come categoria nei processi di supporto di Enit alle aziende del turismo organizzato per migliorare la commercializzazione dei pacchetti turistici. Ed è tornata a insistere sull’efficientamento  della banca dati pubblica Infotrav, strumento per censire tutte le adv e tour operator regolarmente autorizzati per avviare un processo di contrasto all’abusivismo.

Fiavet ha poi insistito sul riequilibrio della direttiva Pacchetti nel rapporto tra consumatore e impresa, in cui sia coinvolta tutta la filiera a livello internazionale. “Nello specifico caso dei rimborsi – si legge in una nota – questo riequilibrio si rende indispensabile per far rivalere le giuste richieste  del consumatore, dalla distribuzione finale, fino al fornitore in cima alla filiera stessa”.

Travel ancora in crisi: «Servono sostegni» (oltre i 39 milioni)

«Non possiamo che salutare con favore il metodo del dialogo continuo instaurato dal ministero del Turismo con le associazioni e gli stakeholder del settore. Ora è importante concentrarsi sulle emergenze contingenti e sui nodi strutturali che riguardano soprattutto i trasporti, segnatamente quello aereo, la carenza di risorse umane e gli aspetti economico-finanziari», è il commento di Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio.

Fto, reduce dalla sua assemblea a Milano, ricorda la sua «battaglia sugli abusi e le storture che colpiscono il mercato dei voli, in particolare quello low cost. Ma non dimentichiamo – prosegue Gattinoni – situazioni molto gravi a danno del turismo incoming: ad esempio la carenza di autisti di pullman e di guide turistiche. Si tratta di una porzione del più ampio problema della mancanza di lavoratori nel comparto del turismo: dobbiamo attrarre i giovani con una formazione aggiornata e soprattutto con prospettive di retribuzione e di carriera più allettanti. Ecco perché sarebbe utile che governo e istituzioni sostenessero le aziende con ulteriori riduzioni del cuneo fiscale e contributivo a vantaggio, in special modo, dei dipendenti».

Fto ha anche ricordato al ministro le «persistenti difficoltà economico-finanziarie per molte imprese, soprattutto le piccole e le piccolissime, rispetto alla gestione corrente». Dunque, insiste Gattinoni, «in questa fase post pandemica abbiamo ancora necessità di attenzione e sostegni. Bene che sia stata finalmente annunciata la prossima uscita dell’avviso per i 39 milioni di contributi Covid. Abbiamo anche richiesto di aumentare l’importo con eventuali risorse non assegnate sui precedenti bandi e Digitour, e rifinanziare il fondo indennizzo voucher a tutela di aziende e consumatori».

Lavoro, l’appello: «Meno costi e più flessibilità»

Al tavolo con Santanchè anche Assoturismo, l’associazione che raggruppa le federazioni del turismo Confesercenti. «Dalla mancanza di infrastrutture alla necessità di riqualificare la rete ricettiva, fino al caos del caro-biglietti e al rincaro dei mutui, ci sono problemi vecchi e nuovi da risolvere ed è utile un confronto strutturale tra imprese e politica. Di particolare rilevanza la questione lavoro: la mancanza di personale qualificato sta mettendo a dura prova molte imprese turistiche. È fondamentale intervenire con urgenza, riducendo i costi del lavoro e favorendo una maggiore flessibilità», è la dichiarazione del presidente della sigla Vittorio Messina.

Anche le terme schiacciate da tassi “insostenibili”

«I tavoli di confronto sulle tematiche del settore turistico e termale, avviati dal ministro del Turismo, sono i luoghi ideali per affrontare le molte questioni da risolvere. In primis, gli insostenibili tassi dei finanziamenti Covid arrivati all’8%». Questa la posizione di Massimo Caputi, presidente di Federterme Confindustria, che oltre al tema dei tassi, accende il riflettore sui seguenti argomenti: «La formazione adeguata del personale, la ridefinizione di Tari e Imu per alberghi e terme, le indispensabili azioni per destagionalizzare il turismo».

Le richieste del settore Mice

Da Federcongressi&eventi, l’associazione della meeting industry italiana, grande soddisfazione per l’attenzione rivolta al comparto da parte del ministro. «Un tavolo permanente come quello avviato è sicuramente uno strumento che permette non solo il confronto tra le parti, ma anche l’individuazione di modalità di sostegno e sviluppo per il Mice come: politiche per la promozione, qualificazione, innovazione e formazione della filiera», afferma la presidente Gabriella Gentile.

Dall’imposta di soggiorno alla tassa di scopo

Nella sede del ministero del Turismo anche Aigo, l’associazione dell’ospitalità diffusa extralberghiera Confesercenti con il suo presidente Claudio Cuomo, che afferma: «Siamo soddisfatti che l’articolo 4 della bozza del ddl Affitti brevi, che imponeva limitazioni in senso di numero di notti, sia stato superato come abbiamo più volte chiesto. Attendiamo, ora, di conoscere nei dettagli la proposta di legge».

«Il ministro – prosegue – ha detto che è preferibile agire sulla leva fiscale per potere affittare con cedolare secca e ha inoltre fatto riferimento ad appartamenti sicuri e a esporre il numero di posti letto nel codice identificativo. Proposte che potranno andare nella giusta direzione, ma che attendiamo di leggere come saranno formulate prima di esprimere il nostro gradimento».

E ancora:  «Siamo poi entusiasti di aver sentito il ministro parlare, finalmente, della necessità di far tornare l’imposta di soggiorno a essere una vera tassa di scopo: anche questa una svolta che attendiamo e chiediamo da tempo, il cui gettito potrebbe aiutare i Comuni a risolvere i problemi legati al cosiddetto overtourism, che è per noi una reale opportunità di ricchezza per tutti. Auspichiamo, quindi, che presto venga emanato un regolamento ed un decreto attuativo relativi all’imposta di soggiorno, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, per destinare al turismo ciò che gli spetta».

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