Save, così il Venezia Airport sfida il Covid-19

31 Marzo 07:00 2021 Stampa questo articolo

Sempre più performante l’attività preventiva anti Covid del Venezia Airport, che ha adottato una strategia improntata sulla flessibilità e implementazione tempestiva per seguire l’evoluzione della pandemia e fornire risposte operative in linea con le norme che mutano continuamente.

La società di gestione dello scalo della laguna, Save, ha evidenziato nel corso di un webinar organizzato da Fto – Federazione Turismo Organizzato, tutti gli accorgimenti operativi e logistici messi in atto per assicurare ai passeggeri la totale sicurezza nell’accesso ai voli in partenza da Venezia.

Oltre alla costante sanificazione di tutti gli ambienti aeroportuali, si è proceduto alla separazione dei flussi di passeggeri: per gli utenti in partenza è stato adibito il primo piano, mentre il piano terra è dedicato alla gestione degli arrivi.

Tutti i percorsi vengono segnalati tramite apposita segnaletica way finding. Predisposta poi, un’area per il controllo della temperatura e una Pre-Triage dedicata alle persone ipertermiche laddove dovessero verificarsi casi critici. All’ingresso dello scalo è presente un distributore di mascherine e gel ed è stato predisposto un layout di accodamento ben evidenziato per evitare assembramenti ai gate.

E ancora, per fornire un servizio ai passeggeri in arrivo dai Paesi considerati a rischio e che hanno l’obbligo di tampone all’arrivo in Italia, è stato allestito al piano terra un punto tamponi gestito dall’Ulss 3, presente in corrispondenza dei voli da sottoporre a test . Inoltre, sono garantiti tamponi rapidi in corrispondenza dei voli che lo prevedono entro 48h dall’imbarco.

Infine, per chi necessita di test molecolare è previsto un canale privilegiato presso il Centro di Medicina e Villa Salus. A completamento dell’assistenza al passeggero sono stati potenziati i sistemi touchless per evitare ogni contatto non necessario.

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