Sojern, Romozzi: «Parola d’ordine, investire nei big data»

Sojern, Romozzi: «Parola d’ordine, investire nei big data»
16 Marzo 07:00 2023 Stampa questo articolo

Un boom senza precedenti. In soli due mesi, il software di intelligenza artificiale (AI) generativa targato OpenAI, ChatGpt, ha raggiunto 100 milioni di utenti attivi mensili: «È l’applicazione internet per i consumatori con la crescita più rapida di sempre – ha assicurato Luca Romozzi, direttore commerciale Europa di Sojern, piattaforma di marketing digitale per l’industria dei viaggi – Per fare un paragone, un’altra app sempre più utilizzata dai marketer nel settore del travel, come TikTok, ha impiegato nove mesi per raggiungere lo stesso traguardo».

Secondo Romozzi, ChatGpt avrà sicuramente un ruolo nel settore dei viaggi e gli operatori potrebbero utilizzarlo per supportare i clienti e offrire un servizio completo. Ad esempio, durante la fase iniziale di pianificazione del viaggio, ma anche una volta a destinazione. In generale, potrebbe fornire un’esperienza ancora più personalizzata al viaggiatore, mentre sul fronte B2B potrebbe aiutare gli operatori ad analizzare i feedback dei clienti, a identificare i trend e a personalizzare le operazioni di marketing.

Secondo il manager, «occorre considerare alcuni aspetti fondamentali. Gli algoritmi devono essere sviluppati tramite i big data per raggiungere il massimo potenziale. Siamo all’inizio di questa fase e ci sono molti aspetti da implementare per capire quali aziende potranno trarne vantaggio, di certo è molto eccitante vedere già in azione gli strumenti di pianificazione dei viaggi elaborati da giganti come Trip.com, con il suo TripGen, o “non brandizzati” come Roam Around.

Anche se non sappiamo quali segmenti o tipologie di aziende siano più propense a investire in ChatGpt, è sicuramente il momento di chiedersi: chi e quanto ha investito nei big data? Perché parte da qui la rivoluzione nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale».

Sojern, da parte sua, già sfrutta l’AI e i sistemi di apprendimento automatico per ottimizzare il rendimento del marketing, personalizzandolo. «Elaboriamo grandi quantità di dati sulle intenzioni di viaggio, prevedendo i comportamenti futuri nelle ricerche e nelle prenotazioni. È questo che alimenta il successo e la crescita dei nostri partner. Siamo in grado di fornire ai viaggiatori informazioni pertinenti in base a ciò che hanno prenotato prima: questo livello di personalizzazione non è possibile senza un’intelligenza artificiale che dia un senso ai dati», ha concluso Romozzi.

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Giulia Di Camillo
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