Stragi di fuoco e acqua dalla California alla Giordania

12 Novembre 13:02 2018 Stampa questo articolo

Fuoco e acqua continuano a mietere vittime. Si aggrava il bilancio degli incendi in California, che stanno devastando il Paese a nord e a sud. Al momento le autorità locali contano 31 morti accertati, 228 persone disperse e oltre 300mila sfollati. Le vittime sono state ritrovate in alcune abitazioni e all’interno di automobili inghiottite dai roghi. Le operazioni di soccorso coinvolgono più di 2.200 pompieri impegnati a spegnere le fiamme e rintracciare i dispersi, affiancati da un centinaio di uomini della Guardia Nazionale.

La città californiana di Paradise, che ha 27mila abitanti, è stata quasi interamente distrutta. In precedenza è stata ordinata l’evacuazione di Malibu.

Sono sei gli incendi principali – tre di maggiore entità – che hanno funestato il Paese e la cui avanzata comincia a rallentare in queste ore, anche se il pieno contenimento non è prevedibile a breve. Le fiamme più distruttive sono quelle nella contea di Butte, a nord di Sacramento. Le raccomandazioni e gli aggiornamenti sono anche sul sito della Farnesina.

In Giordania il bilancio delle alluvioni che venerdì scorso hanno colpito diverse zone del Paese è di 12 morti e diversi dispersi. I soccorritori hanno continuato le ricerche dei dispersi nell’area della riserva di Wala, nel centro del Paese; a Maan è stato aperto un centro di assistenza per le persone con le abitazioni invase dall’acqua. Le autorità locali parlano della più grande inondazione degli ultimi decenni. È stato colpito anche il sito archeologico di Petra, dove le forti piogge hanno generato un torrente di acqua e fango, che ha provocato l’evacuazione di circa 4mila turisti: alcuni sono riusciti a fuggire e mettersi in salvo a piedi, altri sono stati soccorsi dai camion.

In via precauzionale il sito è stato chiuso sabato 10 novembre e nello stesso giorno sono state sospese le attività turistiche, ma tutto è tornato rapidamente alla normalità, come annuncia Abed Al-Razzaq Arabiyat, managing director del Jordan Tourism Board: «Tutti i siti turistici sono pienamente operativi adesso, potete godere del calore e dell’ospitalità della Giordania e del suo popolo come avete sempre fatto». E invita tutti a programmare presto un viaggio nel Paese.

 

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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