Stretta di Natale anti Covid:
faq, tabelle e linee guida

Stretta di Natale anti Covid: <br>faq, tabelle e linee guida
06 Dicembre 10:47 2021 Stampa questo articolo

Scatta la stretta anti Covid pre natalizia. Da oggi, tanto per dirne un paio, chi non ha il green pass non potrà prenotare un soggiorno in hotel o in una qualsiasi struttura ricettiva, né potrà acquistare uno skipass; chi invece non ha il green pass rafforzato – ovvero non è vaccinato – non potrà sedersi in un ristorante al chiuso, a prescindere dal colore, né potrà sciare o andare a un museo in zona arancione.

E sono più le eccezioni che le regole, tanto che Palazzo Chigi si è visto costretto, per sciogliere i nodi del decreto, ad appigliarsi a qualcosa di ancor più cavilloso delle consuete faq: le tabelle delle attività consentite senza certificato verde, con pass base e pass rafforzato, per il periodo dal 6 dicembre al 15 gennaio del prossimo anno.

Le risposte alle domande frequenti sono state, invece, pubblicate sulla piattaforma nazionale riservata alla certificazione verde.

Rimandando, dunque, alle fonti ufficiali per tutte le regole consentite o vietati ai no vax, da giornale trade quale siamo, riteniamo utile aggiornare i nostri lettori sulle nuove “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, approvate dalla Conferenza delle Regioni e recepite dal ministro della Salute a mezzo ordinanza.

Un testo di oltre trenta pagine, di cui riportiamo qui la versione integrale, che dedica un intero capitolo alle attività ricettive. Andiamo a vedere, nel dettaglio, i protocolli riguardanti l’ospitalità.

Intanto, una premessa che sgombera il campo dagli equivoci:Le presenti indicazioni si applicano alle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, agli alloggi in agriturismo, alle locazioni brevi, alle strutture turistico-ricettive all’aria aperta, ai rifugi alpini ed escursionistici e agli ostelli della gioventù”. Per tali strutture, senza distinzione di sorta, l’accesso – precisa il documento – “è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19”.

Partiamo dalle INDICAZIONI GENERALI:

– Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità.

– Promuovere e facilitare il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro (estensibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), e favorire la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture, con particolare attenzione alle zone di ingresso e uscita. Si suggerisce, a tal proposito, di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi.

– Il distanziamento interpersonale non si applica ai membri dello stesso gruppo familiare o di conviventi, né alle persone che occupano la medesima camera o lo stesso ambiente per il pernottamento.

La postazione dedicata alla reception e alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi). In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche e gestione delle prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out, ove possibile.

– Mantenere l’elenco dei soggetti alloggiati per un periodo di 14 giorni, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali.

– L’addetto al servizio di ricevimento deve provvedere, alla fine di ogni turno di lavoro, a pulizia e disinfezione del piano di lavoro e delle attrezzature utilizzate.

– Gli ospiti devono sempre indossare correttamente dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o dispositivo che conferisce superiore protezione come gli FFP2), sia negli ambienti chiusi, sia all’aperto in caso di assembramenti di persone; i lavoratori dovranno indossare la mascherina.

– È necessario rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani in varie postazioni all’interno della struttura, promuovendone l’utilizzo.

Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura dovrà essere disinfettato prima della consegna all’ospite.

L’utilizzo degli ascensori dev’essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale, pur con la mascherina, prevedendo eventuali deroghe in caso di componenti dello stesso nucleo.

– Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza (corrimano, interruttori della luce, pulsanti degli ascensori, maniglie di porte e finestre).

– Mantenere aperte, il più possibile, porte, finestre e vetrate. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria, ad eccezione dei casi di assoluta e immodificabile impossibilità di adeguamento degli impianti, per i quali devono essere previste misure alternative. In ogni caso va favorito il ricambio d’aria naturale. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore.

Regole ancor più specifiche sono state pensate per i RIFUGI ALPINI ED ESCURSIONISTICI.

– Quando possibile, l’area esterna al rifugio deve essere delimitata, consentendo un accesso regolamentato. In presenza di tavoli o panche è necessario inserire un cartello che richiami le norme igieniche e le distanze di sicurezza e prevedere percorsi che non permettano l’incrocio delle persone. Per quanto concerne i rifugi d’alta quota (oltre i 3mila metri), l’area esterna non può essere considerata usufruibile in alcun modo.

– Nelle aree esterne, quando è prevista una zona dedicata al pranzo al sacco, la medesima deve essere ad accesso limitato. È opportuno, ove possibile, provvedere alla copertura esterna con gazebi, tende, pensiline, limitando così l’eccessiva pressione all’entrata del rifugio.

L’entrata in rifugio è contingentata in base al numero di persone previsto e si potrà accedere solo utilizzando la mascherina.

– Ove possibile, è necessario individuare dei percorsi all’interno del rifugio che non consentano l’incrocio tra persone.

Il pernottamento ed erogazione pasti possono essere forniti preferibilmente su prenotazione e comunque deve essere tenuta registrazione per almeno 14 giorni delle presenze.

Nel caso in cui si raggiunga l’occupazione massima prevista dei posti a sedere per la ristorazione all’interno del rifugio, nel rispetto delle distanze di sicurezza, il gestore deve predisporre un cartello in entrata che blocchi l’accesso.

Deve essere assicurata una adeguata pulizia e disinfezione, in ogni caso almeno una volta al giorno. Particolare attenzione andrà dedicata alla pulizia e disinfezione dei servizi igienici, docce e lavabi in comune. In ogni caso dovranno essere consegnati o messi a disposizione dei clienti kit di pulizia e disinfezione per un uso in autonomia preliminare all’utilizzo del servizio.

Norme specifiche anche per gli OSTELLI DELLA GIOVENTÙ.

– Quando possibile, l’area esterna all’ostello deve essere delimitata, consentendo un accesso regolamentato. In presenza di plateatico (tavoli, panche. e via dicendo) è necessario inserire un cartello che richiami le norme igieniche e le distanze di sicurezza e prevedere percorsi che non permettano l’incrocio delle persone.

All’ingresso dell’area deve essere disponibile un dispenser con igienizzante per le mani.

– Nelle aree esterne, quando è prevista una zona dedicata al pranzo al sacco, la medesima deve essere ad accesso limitato. È opportuno, ove possibile, provvedere alla copertura esterna con gazebi, tende, pensiline, limitando così l’eccessiva pressione all’entrata dell’ostello.

Il pernottamento ed eventuale erogazione pasti possono essere forniti solo su prenotazione obbligatoria; deve essere tenuta registrazione per almeno 14 giorni delle presenze.

– Nel caso in cui si raggiunga l’occupazione massima prevista dei posti a sedere per la ristorazione all’interno dell’ostello, nel rispetto delle distanze di sicurezza, il gestore deve predisporre un cartello in entrata che blocchi l’accesso.

Per l’accesso ai servizi igienici e docce della struttura, che dovranno essere puliti più volte al giorno, è necessario rendere disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani.

– Le strutture comuni (bagni, wc, docce, lavandini, lavelli), ove presenti, dovranno essere gestite per rendere possibile l’utilizzo rispettando il distanziamento interpersonale di almeno un metro ed evitare assembramenti.

– Deve essere assicurata una adeguata pulizia e disinfezione, in ogni caso almeno una volta al giorno. Particolare attenzione andrà dedicata alla pulizia e disinfezione dei servizi igienici, docce e lavabi in comune. In ogni caso dovranno essere consegnati o messi a disposizione dei clienti kit di pulizia e disinfezione per un uso in autonomia preliminare all’utilizzo del servizio.

– All’ingresso di ogni camera a uso promiscuo e prima di servizi igienici deve essere disponibile un dispenser con igienizzante per le mani. Il posto letto deve essere comprensivo di materasso con coprimaterasso in tessuto lavabile, set monouso composto da coprimaterasso e copri federa monouso, o eventualmente biancheria in tessuto lavabile a 90 °C.

Nelle camere con posti letto destinati a uso promiscuo, o in caso di clienti soggetti al rispetto del distanziamento interpersonale, si dovranno adottare specifiche e più cautelative misure: garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro, con una distanza tra letti di 2 metri.

Riguardo infine alle LOCAZIONI BREVI, oltre al rispetto delle indicazioni di carattere generale, “deve essere assicurata, al cambio ospite, l’accurata pulizia e disinfezione di ambienti, arredi, utensili e, laddove fornita, biancheria. Inoltre, a tutela di eventuali persone residenti o soggiornanti nel medesimo stabile nel quale si svolge l’attività di locazione breve, si suggerisce di provvedere con maggiore frequenza a un’accurata pulizia e disinfezione anche di spazi comuni (es. ascensori, androni, scale, porte, etc)”.

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Roberta Rianna
Roberta Rianna

Direttore responsabile

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