Vacanze estive, il 52% degli italiani andrà all’estero

05 Giugno 07:00 2019 Stampa questo articolo

Se da un punto di vista meteorologico il caldo che ci accompagna verso l’estate si è fatto attendere, gli italiani si dichiarano pronti a partire con intenzioni di viaggio e spesa coerenti rispetto a un anno fa. Non solo, c’è una sempre più spiccata predilezione verso l’estero che, per il primo anno, supera la soglia del 50% attestandosi al 52%. Al contempo, però, gli europei continuano ad amare l’Italia, che figura tra le 3 mete favorite.

Sono i risultati della 19ª edizione del Barometro Vacanze Ipsos-Europ Assistance, che annualmente analizza i viaggiatori italiani, europei, americani e brasiliani e che fornisce ancora una volta un’istantanea ottimistica dei nostri concittadini rispetto alle vacanze estive, con qualche sorpresa in termini di mete e preferenze, e differenziazioni marcate tra millennial e over 65.

In particolare, il 61% degli italiani dichiara che andrà in vacanza (la media europea è del 63%). I vacanzieri austriaci sono in percentuale i più numerosi (70%), mentre i meno inclini alla possibilità di viaggio estivo sono, quest’anno, spagnoli e portoghesi (fermi al 60%).

Anche in fatto di budget gli italiani sono sotto la media di spesa europea, in termini assoluti e in percentuale di crescita. In Europa si attesta, infatti, sui 2.019 euro (+3% sul 2018), con una crescita del +10% per la Francia e dell’+8% per la Spagna. L’italiano dichiara, dal canto suo, una media di spesa di 1.757 euro (-1% sul 2018).

Riguardo la durata delle vacanze, la media europea, almeno in fatto di intenzioni, rimane stabile rispetto al 2018 (12 giorni e mezzo circa), mentre le vacanze degli italiani si accorciano (circa 11 giorni). I francesi sono gli europei che dichiarano di fare le vacanze più lunghe (2 settimane).

«Da ormai 19 anni – dichiara Fabio Carsenzuola, ceo di Europ Assistance Italia – il Barometro Vacanze offre una panoramica dettagliata dello scenario italiano, oltre che delle preferenze di cittadini europei, americani e brasiliani. Costituisce, dunque, un osservatorio prezioso per monitorare come e quanto cambia il mondo dei viaggi, uno dei settori più importanti per la nostra compagnia. Non solo, i vari approfondimenti ci permettono di comprendere meglio i vari target, rendendoci in grado di proporre prodotti sempre più completi e su misura».

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