Verso il dl Sostegni ter: misure salva turismo in ballo

Verso il dl Sostegni ter: misure salva turismo in ballo
10 Gennaio 11:25 2022 Stampa questo articolo

La proroga della Cig Covid per soli tre mesi e un nuovo pacchetto di aiuti a copertura dei costi delle imprese: c’è questo sul piatto del dl Sostegni ter, oggetto di un dossier sul tavolo di Palazzo Chigi e del ministero dell’Economia. Un provvedimento che il presidente del Consiglio Mario Draghi potrebbe varare già nei prossimi giorni, offrendo maggiore supporto ad aziende e lavoratori colpiti da questa quarta ondata di Covid. Supporto che, tiene a ribadire il premier nell’ultima conferenza stampa, è già stato offerto in legge di bilancio anche attraverso un nuovo fondo turismo.

Insieme alle discoteche, chiuse a ridosso di Capodanno, tra i settori che riceveranno maggiori aiuti c’è proprio il travel. “Il grosso della torta andrà al turismo”, rivela all’Adnkronos un’autorevole fonte di viale XX Settembre, subito dopo l’esplicita richiesta del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che in una missiva inviata ai ministri del Lavoro, Andrea Orlando, e dell’Economia, Daniele Franco, aveva ribadito la necessita di altre tredici settimane di cassa integrazione Covid per il turismo, in primis adv, t.o., strutture ricettive, ma anche parchi divertimento, discoteche, sale da ballo e simili, stabilimenti balneari e termali.

Dal ministro leghista anche l’appello per le strutture alberghiere con più 15 dipendenti per l’introduzione di “adeguati interventi di sterilizzazione della contribuzione o di fiscalizzazione degli oneri a carico delle imprese stesse”.

“Bisogna per forza fare qualcosa: la prosecuzione della cassa Covid senza dubbio e i sostegni per coprire i costi – ha poi ribadito Garavaglia all’Agi – Questo primo intervento andrà a tamponare la falda iniziale, successivamente si andrà avanti”. E sull’ipotesi di un ulteriore scostamento di bilancio, ovvero il ricorso a nuovo deficit, il ministro ha risposto: “Mi auguro di no, vorrebbe dire che finalmente le cose vanno meglio. Ma al momento non possiamo saperlo”.

Prosegue intanto il pressing delle associazioni di categoria sull’esecutivo, alla luce soprattutto di un Natale decisamente meno movimentato delle attese.

Le richieste del turismo organizzato – seppur ormai sproporzionate rispetto alle ipotesi reali – restano quelle elencate, a inizio dicembre, da Astoi, Fto, Fiavet, Aidit, Assoviaggi e Maavi nella conferenza stampa di piazza Monte Citorio. E dunque: un nuovo fondo perduto da 500 milioni di euro per agenzie di viaggi e tour operator, la cassa integrazione Covid da gennaio a giugno 2022, un prestito ponte di almeno 24 mesi a tasso zero per il rimborso dei voucher in scadenza, la rimozione del divieto di viaggio per turismo e l’apertura di nuovi corridoi, questi ultimi – con particolare riferimento alle Maldive – minati di recente da titoli di giornale inutilmente roboanti

Richieste di aiuto vengono anche dal turismo invernale («c’è stata una raffica di disdette», denuncia Claudio Di Dionisio, presidente regionale di Cna Turismo Abruzzo) e dalle imprese del trasporto su gomma – tra cui Itabus e Flixbus – che hanno denunciato lo stato di crisi in un lettera inviata al Mef e al ministero delle Infrastrutture.

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