Voli cari, ma non carissimi: la controanalisi di Cirium

Voli cari, ma non carissimi: la controanalisi di Cirium
04 Aprile 07:00 2024 Stampa questo articolo

La batosta tariffaria nel trasporto aereo del 2023, che oscilla tra il +9 e il +14% rispetto al 2019, ha ora una certificazione inoppugnabile, anche se risulta al di sotto delle impennate dell’inflazione. Si tratta della ricerca effettuata dalla Cirium, prestigiosa società di analisi dell’aviazione commerciale, che ha esaminato i prezzi dello scorso anno nelle due principali macro-regioni del mondo, ovvero Nord America ed Europa. Il monitoraggio ha rilevato che le tariffe economiche sono generalmente aumentate dal 2023, ma sono state comunque inferiori al tasso d’inflazione degli Stati Uniti e in linea con il livello inflattivo raggiunto in Europa.

«Mentre il prezzo del biglietto aereo è aumentato sia negli Stati Uniti che in Europa – osserva Jeremy Bowen, ceo di Cirium – i consumatori apprezzeranno il fatto che gli aumenti sono comunque stati inferiori rispetto ad altri beni di consumo. Cirium continuerà a monitorare l’impatto sulle tariffe di una maggiore capacità nel mercato, nonostante le sfide legate alla disponibilità di aeromobili».

COSA ACCADE NEGLI USA

La tariffa aerea media nazionale degli Stati Uniti delle 13 compagnie aeree è stata di 179,25 dollari nel 2023, con un aumento del 9% rispetto alla media del 2019 di 164,63 dollari. In particolare, Cirium ha anche analizzato le variazioni dell’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti sulla base dei dati forniti dal Bureau of Labor Statistics, dove il tasso d’inflazione tra il 2019 e il 2023 è stato del 19%. Di conseguenza, il prezzo del biglietto aereo è aumentato meno di altri beni di consumo, ovvero del 10% in meno in termini reali.

INTANTO IN EUROPA

In Europa le tariffe per i voli all’interno del vecchio continente sono risultate più alte dell’8% rispetto al 2022 e del 12% rispetto al 2019. La tariffa aerea media in Europa nel 2023 è stata di 104,58 dollari (circa  96 euro) rispetto ai 93 dollari (circa 86 euro), in ogni caso sempre tasse escluse. Ben più consistente, invece, il salasso per i voli transatlantici, con una tariffa media transatlantica in Economy, che nel 2023 ha toccato i 435 dollari (405 euro), rispetto ai 410 dollari del 2022 e ai 381 dollari del 2019. Si tratta di un aumento del +14% nel 2023 rispetto al 2019. Tuttavia, i dati Cirium indicano che la tariffa aerea transatlantica in business class è paradossalmente inferiore del 3% rispetto al 2019. La tariffa media di classe business nel 2023 è stata di 1.845 dollari, ovvero 1,716 euro.

AUMENTO DELL’OFFERTA POSTI SUI VOLI TRANSATLANTICI

Infine, uno sguardo su un aspetto molto interessante che riguarda l’offerta aerea: secondo le rilevazioni di Cirium, infatti, le compagnie hanno aumentato la capacità nel 2023 rispetto al 2022 e sono pronte a fare lo stesso anche per l’estate 2024. Lo scorso anno, per le tratte transatlantiche, i posti volati sono aumentati del 18% rispetto al 2022. E nel mese di punta estivo, ovvero luglio 2024, le compagnie transatlantiche voleranno con una capacità complessiva di quasi 375.000 posti in più rispetto a luglio 2023. Tra i vettori che presenteranno un’offerta posti molto più consistente rispetto ai due anni precedenti figurano Air France, Delta Air Lines e Lufthansa. Una strategia che, secondo gli analisti di Cirium, potrebbe ridurre il prezzo del volo su numerose rotte long haul.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

Guarda altri articoli