Voli, sì di Bruxelles al salvataggio del vettore rumeno Tarom

Voli, sì di Bruxelles al salvataggio del vettore rumeno Tarom
29 Aprile 16:11 2024 Stampa questo articolo

Via libera della Commissione Ue, nel rispetto delle norme che regolamentano gli aiuti di Stato, all’erogazione di 95,3 milioni di euro per il Piano di ristrutturazione di Tarom, la compagnia aerea di bandiera statale rumena. La misura approvata da Bruxelles consentirà alla compagnia aerea rumena, in gravi difficoltà, di ripristinare la propria redditività a lungo termine riducendo al minimo i costi derivanti da eventuali distorsioni della concorrenza.

Il provvedimento arriva esattamente a tre anni dalla richiesta di aiuti: era infatti il 28 maggio del 2021, quando Tarom notificò alla Commissione Ue un Piano per la ristrutturazione che prevedeva un pacchetto di misure per razionalizzare le attività di Tarom, con un contestuale rinnovo della flotta e una progressiva riduzione dei costi.

Nel luglio 2021 la Commissione Ue avviò un’indagine approfondita per valutare se quanto pianificato dal governo rumeno in termini di misure di ristrutturazione a favore di Tarom fossero o meno in linea con le norme dell’Ue sugli aiuti di Stato. E durante l’indagine e il successivo approfondimento svolto per tutto il 2022, il governo rumeno ha provveduto ad aggiornare il piano fornendo risposte esaustive ad alcune osservazioni sollevate dalla Commissione Ue a fine 2022 con la ormai familiare formula dello “statement of objecitions”.

Nel dettaglio le misure di ristrutturazione notificate includono: la cancellazione del debito per circa 49,53 milioni di euro più interessi, e un versamento di capitale di circa 45,77 milioni di euro. L’aiuto concesso  contribuisce all’obiettivo di interesse comune di fornire una adeguata connettività regionale ai cittadini e alle imprese rumeni consentendo a Tarom di ritornare alla redditività attraverso la piena attuazione del suo piano di ristrutturazione.

Le misure di ristrutturazione affrontano i principali problemi che hanno causato le difficoltà finanziarie di Tarom: a partire dal rinnovamento della sua flotta ormai obsoleta e la drastica riduzione dei costi.

Le misure presenti nel Piano sono proporzionate, poiché il vettore rumeno apporterà un contributo proprio significativo pari a circa 77,66 milioni di euro derivante dai proventi della vendita di aeromobili e da un finanziamento concluso recentemente a condizioni ottimali di mercato.

Gli aiuti, come prassi Ue, sono accompagnati da garanzie volte a limitare le distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Queste includono la riduzione del numero di rotte operate da Tarom, nonché la razionalizzazione nel numero di aeromobili in flotta limitando la capacità d’offerta sul mercato, per tutta la durata del periodo di ristrutturazione, ovvero fino al 31 dicembre 2026.

Ed è proprio sulla base di queste garanzie, o meglio vere e proprie rassicurazioni di Tarom, che la Commissione ha dato il suo via libera considerando le misure in linea con le regole degli aiuti di Stato Ue.

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Andrea Lovelock
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