World Travel Monitor: outbound al +6% nonostante il terrorismo

10 Novembre 11:48 2017 Stampa questo articolo

Nonostante i numerosi attacchi terroristici registrati anche quest’anno, il traffico turistico outbound non ha subìto frenate. L’industria continua a crescere tanto che il numero dei viaggi all’estero è aumentato del 6% nei primi otto mesi del 2017. Sono solo alcuni dei risultati della ricerca commissionata da Itb alla Ipk International, società di consulenza del turismo, che l’ha presentata, in anteprima, al 25esimo World Travel Monitor Forum di Pisa.

Se guardiamo alle differenti regioni in termini di viaggi all’estero, vediamo che il Nord America è quello con le percentuali di crescita più elevate 7,5%, seguito dall’Europa al 5,5. Rispetto allo scorso anno, l’Asia finora ha ottenuto risultati leggermente sotto alla media con una crescita del 5%. Stessa percentuale per i viaggi in America Latina. Da segnalare anche performance significative come quella della Russia con +18% e quella negativa del Messico dove invece si registra un calo dei viaggi del 5% da imputare maggiormanete alle tensioni con gli Usa.

Analizzando invece i viaggi verso le destinazioni più scelte ci accorgiamo che la Spagna registra una delle performance migliori con l’11% dei visitatori. In generale l’Europa è l’area con la crescita più forte con quasi il 7% di turisti in più. Seguono l’Asia con il 5% e le Americhe con il 3.

La persistenza della minaccia terroristica ha creato un cambiamento nella modalità di viaggio: non si smette di farlo ma si prediligono mete che sembrano più sicure. Luoghi come Turchia ed Egitto vengono ancora percepiti come a rischio. Così come Gran Bretagna e Usa, specie dopo i recenti atti di matrice terroristica.

Le vacanze restano al primo posto tra le motivazioni per viaggiare all’estero e sono cresciute del 6% negli ultimi otto mesi del 2017. A crescere quest’anno sono stati anche i viaggi nelle città arrivati a toccare il 16%, mentre, allo stesso tempo i tour, per le vacanze sono diminuiti del 2. In aumento anche le gite verso parenti e amici, +8%, praticamente stabili invece le trasferte d’affari, probabilmente a causa dell’uso delle moderne tecnologie che permette, molto più che in passato, di evitare lo spostamento fisico. Per il segmento business travel e Mice sono comunque positive le previsioni di crescita per il prossimo anno.

Secondo il rapporto di Ipk International il 2018 sarà un altro anno di crescita mondiale per i viaggi all’estero. Lo studio stima un aumento del 5% al livello mondiale con particolare attenzione ad Asia e America Latina dove si dovrebbe registrare il 6, mentre in Nord America ed Europa ci si aspetta il 4. Il World Travel Confidence Index di Ipk è compilato annualmente sulla base delle intenzioni di viaggio nei 12 mesi a venire dei partecipanti alla ricerca.

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