Agenda 20230, diktat Onu sulla sostenibilità: “Nessuno resti indietro”
Nome in codice: “Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”. Da otto anni le Nazioni Unite hanno varato il “programma per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai 193 Paesi membri. Comprende 17 Obiettivi, per un totale di 169 target. In questo caso mettiamo il circoletto rosso sul numero 13: “Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico”.
L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016 e ha indicato la strada maestra, da percorrere in 15 anni, che i Paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030. Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio, che li hanno preceduti, e rappresentano un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: lotta alla povertà, eliminazione della fame e, appunto, il contrasto al cambiamento climatico, solamente per citarne alcuni.
“Obiettivi comuni” significa che riguardano tutti gli Stati coinvolti e gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità. Che ormai è diventata una delle armi più efficaci per contrastare un cambiamento climatico sempre più inarrestabile con il corso degli anni.
All’appuntamento con il 2030, quindi, mancano sette anni. Siamo già al conto alla rovescia e c’è bisogno di un’accelerazione decisa per riappropriarsi di un clima più “normale”. E tornare a riveder le stelle.