Manovra in progress: dal cuneo fiscale ai voucher

Manovra in progress: dal cuneo fiscale ai voucher
20 Dicembre 12:27 2022 Stampa questo articolo

«Nessun esercizio provvisorio». Il premier Giorgia Meloni garantisce che il governo rispetterà i tempi previsti per la Manovra: il testo arriverà in Aula alla Camera domani (mercoledì) alle 13. Il passaggio in Commissione, intanto, ha modificato alcuni punti importanti della Legge di Bilancio. In sintesi:

  • Sale da 20.000 a 25.000 euro il limite del reddito dei lavoratori dipendenti, al quale potrà essere applicato il taglio del cuneo fiscale del 3%. Fino a 35.000 euro è confermato al 2%. Stabilito l’aumento da 500.000 a 800.000 euro dei redditi per i quali le imprese minori possono ricorrere alla contabilità semplificata.
  • Ribadito il tetto per la flat tax per le partite Iva a 85.000 euro.
  • Dopo un confronto con Bruxelles l’esecutivo ha fatto marcia indietro sul Pos: salta così la discussa norma che introduceva il tetto di 60 euro e restano le sanzioni per gli esercenti che si rifiutano di accettare pagamenti elettronici sotto tale soglia.
  • Sì all’innalzamento del tetto al contante a 5.000 euro.
  • Aumento di 600 euro per le pensioni minime degli over 75, ma per ora solo per il 2023. Con la cosiddetta Quota 103, invece, si potrà andare in pensione anticipata nel 2023 a 62 anni e 41 di contributi. Opzione Donna consentirà alle lavoratrici di andare in pensione se in possesso di tre requisiti: essere caregiver – cioè assistente familiare – avere un’invalidità almeno al 74%, essere state licenziate o dipendenti di un’azienda in crisi, a patto che entro fine anno abbiano 35 anni di contributi e 60 anni di età.
  • No alla pace fiscale per le cartelle esattoriali sotto i 1000 euro per multe e tasse non pagate fino al 2015.
  • Sale all’80 per cento l’indennità del congedo parentale riconosciuta ai genitori per un mese.
  • Altra misura discussa il Reddito di cittadinanza, che viene ridotto a 7 mensilità nel 2023 per chi ha un’età fra i 18 e i 59 anni.
  • Reintroduzione dei voucher, i cosiddetti buoni lavoro, per il comparto horeca (hôtellerie-restaurant-café). Sulla misura si sono espressi duramente i sindacati, scesi in piazza venerdì scorso, giorno dello sciopero generale per protestare contro la Manovra: “Abbiamo bisogno di contrastare la precarietà, non di aumentarla con i voucher – ammonisce la Cgil – il governo sta sbagliando le priorità. Per i lavoratori del del Turismo, Servizi e Terziario, le priorità sono l’aumento del netto in busta paga e il contrasto alle forme contrattuali precarie”.
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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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