City tax, quanto mi costi?
Batoste in Europa

City tax, quanto mi costi? <br>Batoste in Europa
26 Aprile 07:00 2024 Stampa questo articolo

La classica ciliegina sulla torta per i turisti, si fa per dire. Tra voli e ponti di primavera, ci mancavano giusto i rincari della tassa d’ingresso e di soggiorno in tutta Europa, tanto per arrotondare i conti. Gli esperti di assicurazioni di viaggio di Quotezone.co.uk rivelano che il balzello, in alcune città, tocca i 15 euro a notte. A persona. In Italia la tassa di soggiorno potrebbe cambiare a breve.

La fanfara che accompagna le Olimpiadi di Parigi, per esempio, è la colonna sonora di un aumento generale a tutti i livelli nella Ville Lumière: la tassa di soggiorno può arrivare fino a 14,95 euro a notte.  Il turista, insomma, è consapevole che ormai la voce non è più trascurabile e va inclusa nel budget vacanze.

«Le nuove tasse di soggiorno, in aumento in tutta Europa, consentono alle città di finanziare misure per attirare più visitatori, sostenere le infrastrutture e le imprese locali, oltre a prevenire i danni derivanti dall’overtourism – spiega Tiffany Mealiff, esperta di assicurazioni di viaggio presso Quotezone – Bisogna essere consapevole dei potenziali costi aggiuntivi determinati da questi balzelli, che variano da meno di 1 euro a quasi 15 per persona a notte».

«Molte tariffe – osserva ancora Mealiff – si basano sulla classificazione dell’hotel o sul tipo di alloggio, e le tariffe variano da città a città, a seconda che i singoli individui paghino per ogni notte o per l’intero viaggio. Un recente sondaggio di Quotezone ha dimostrato che il 45% dei turisti non pianifica spese “aggiuntive” durante le vacanze, quindi è sempre importante controllare prima del viaggio per evitare sorprese».

Ecco, nel dettaglio, le tasse di soggiorno nelle principali località turistiche:

Venezia: dal 25 aprile via alla sperimentazione del ticket d’ingresso di 5 euro per i turisti giornalieri che entrano nel centro storico tra le 8,30 e le 16.  Ieri, à metà mattinata, erano già oltre 100.000 le persone che avevano registrato la loro presenza in città. In 8.000 hanno pagato il voucher, gli altri accessi erano di persone esenti dalla tassa, tenute comunque a registrarsi sulla piattaforma online. Preso d’assalto il gazebo all’esterno della stazione ferroviaria per il pagamento o l’esenzione dal contributo d’accesso.

«È andato tutto bene, nessuno ha protestato e quasi tutti erano informati», ha sottolineato l’assessore al Bilancio, Michele Zuin. Circa 300 appartenenti ai centri sociali hanno però manifestato a piazzale Roma contro l’introduzione del ticket. Il programma dovrebbe entrare pienamente in vigore nel 2025. Attualmente, chiunque pernotti a Venezia paga una tariffa compresa tra 1 e 5 euro all’interno della struttura ricettiva.

Manchester: introdotta una tassa di soggiorno di 1 euro a camera e a notte in 73 hotel; raccolte oltre 2 milioni di sterline in un anno per finanziare la pulizia delle strade e le campagne di marketing.

Barcellona: di recente l’aumento della tassa di soggiorno, da 2,75 a  3,25 euro per chi soggiorna in alloggi “ufficiali”.

Lisbona: la capitale portoghese applica una tariffa di 2 euro per ogni notte di soggiorno dei turisti: viene applicata solo per un massimo di sette notti a persona.

Atene: la tassa di soggiorno varia a seconda della categoria dell’hotel e del periodo dell’anno. Il governo greco ha introdotto la tassa di resilienza alla crisi climatica per addebitare ai turisti una cifra compresa tra 0,50 e 10 euro per camera a notte.

Dubrovnik: i visitatori devono pagare 2,65 euro a persona, per notte da aprile a settembre. Il governo croato ha ridotto questa tassa a 1,86 euro per il resto dell’anno.

Parigi: il governo francese addebita ai turisti una tassa di soggiorno a seconda del tipo di alloggio. La tariffa più cara è di 14,95 euro nei palazzi, 0,65 nei campeggi a una o due stelle. Chi soggiorna in un albergo a 4 stelle paga 8,13 euro.

Praga: per i visitatori la tassa di soggiorno è aumentata da 21 a 50 Czk al giorno (da 0,82 a 1,97 euro, in base alle tariffe attuali). È stata utilizzata come strumento per compensare i costi associati al turismo e aumentare il reddito complessivo della città.

Budapest: ai turisti viene addebitato un ulteriore 4% a notte, calcolato in base al prezzo della camera. L’Ungheria applica la tassa di soggiorno solo nella capitale.

Berlino: aumentata di recente la tassa di soggiorno, i turisti ora devono pagare il 5% del prezzo della camera, Iva e costi di servizio esclusi.

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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