La Francia anti Boeing. Le Maire: «Ci tengo alla vita»

La Francia anti Boeing. Le Maire: «Ci tengo alla vita»
20 Marzo 12:07 2024 Stampa questo articolo

E ora su Boeing rischia di scatenarsi uno scontro diplomatico, con Airbus sullo sfondo. Travolto da una catena infinita di problemi e polemiche, il colosso americano adesso deve fare i conti con l’attacco del ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, come riferisce Il Corriere della Sera: «Ora preferisco volare su Airbus invece che su Boeing, ci tengo alla vita», ha dichiarato durante una conferenza a Berlino, proprio in presenza di Guillaume Faury, ceo della società europea.

Un’esternazione clamorosa – gli addetti ai lavori osservano che mai si era assistito a una posizione simile da parte di un esponente di alto profilo di un governo occidentale – ma neppure troppo casuale probabilmente. Perché mentre Faury rincarava la dose – «Preferisco la situazione di Airbus a quella di Boeing» – è impossibile non ricordare che la Francia detiene il 10,9% di Airbus attraverso Sogepa, secondo i documenti ufficiali.

Il rigido inverno di Boeing era cominciato il 5 gennaio con l’esplosione in volo di un portellone del 737 Max di Alaska Airlines. incidente che, secondo gli ispettori, sarebbe dipeso dall’assenza di 4 bulloni. Ora il dipartimento di giustizia americano ha avviato un’indagine penale, dopo la querelle sulla mancata consegna di documenti, chiesti dal Congresso. E ancora: la causa intentata dagli azionisti e il crollo in Borsa. Inoltre, gli ispettori della Faa hanno riscontrato «decine di problemi» durante il processo di fabbricazione dei 737 Max: almeno 97 – hanno spiegato – le istanze in cui Boeing e Spirit AeroSystems hanno rispettato i requisiti di controllo di qualità.

Se Atene piange, Sparta non ride. Faury ha voluto sottolineare che Airbus «non si rallegra dei problemi tecnici che affliggono il rivale statunitense, perché danneggiano l’immagine dell’intera industria aerospaziale. Siamo in un settore in cui la qualità e la sicurezza sono la priorità assoluta».

Boeing e Airbus, insomma, procedono a braccetto. Se l’inizio 2024 della casa americana rischia di avere effetti a cascata anche sulla consegna degli aerei e, di riflesso, sulle tariffe – per informazioni chiedere a Ryanair ­– anche la rivale europea ha i suoi bei grattacapi.

Il Corriere del Ticino, infatti, scrive che Swiss lamenta problemi con Airbus, per problemi ai motori dell’A320neo, e i passeggeri vengono affidati alle compagnie partner. Da fine marzo a fine ottobre saranno impiegati 14 aeromobili di Helvetic, 8 di Air Baltic e uno di Edelweiss. Rimessi in servizio anche gli aeromobili temporaneamente «parcheggiati» ad Amman, in Giordania, a causa della pandemia.

«Ogni Airbus A320 opera diversi voli al giorno – comunica Swiss – e in base alle nostre previsioni nel prossimo orario estivo (che va dal 31 marzo al 26 ottobre 2024) dovremo rinunciare a otto di questi aerei contemporaneamente a causa di problemi ai motori. Si tratta quindi di diverse migliaia di voli che non saremo in grado di effettuare da soli in questo periodo. Ecco perché dipendiamo dal supporto dei nostri partner di wet lease. Senza questa soluzione transitoria, non saremmo in grado di offrire i voli ai nostri clienti e saremmo costretti a cancellarli senza sostituirli».

Al momento, comunque, non sono previste cancellazioni di voli nel breve termine, ma i clienti Swiss che voleranno con Air Baltic, Helvetic Airways e Edelweiss non potranno usufruire di sconti: «Il fatto che un volo sia operato da uno dei nostri partner di wet lease non influisce sul prezzo del biglietto», precisa la compagnia svizzera.

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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